
Rendiconto di bilancio, i dubbi della consigliera Laura Giorgi (M5S). Che chiede maggiore trasparenza all’amministrazione.
“Anche ieri sera – dice – è andata in onda la solita commedia: la maggioranza si approva il bilancio 2015 e anche chi, in maggioranza, è critico, deve cedere alla ragione di partito”.
“Sarebbe interessante – spiega Giorgi – sapere dove e come sia finito il debito di 3,9 milioni di euro verso Gesam Energia. Come ha fatto questo debito a ridursi a soli 622mila? Con la nomina del nuovo presidente e ricalcolo dello stesso? C’è stato un miracolo, oppure l’ex presidente di Gesam Energia, Magnani, ha “sparato grosso” raccontandoci un sacco di bugie (e allora perché non viene querelato?) oppure la differenza tra queste due cifre sarà “spammata” sulle utenze dei cittadini?”.
“Poi ancora “debiti fuori bilancio” – prosegue – che fanno arrabbiare persino alcune componenti della maggioranza che poi però, per le note “ragioni di partito” pigiano il pulsantino di approvazione al bilancio. Non sarebbe opportuno che il Comune indicasse quali sono le spese impreviste per giustificare lo sforamento dei limiti di legge? (anche quest’anno i debiti fuori bilancio sono superiori, infatti, al milione di euro). E le anticipazioni di tesoreria? Come possono essere quasi triple rispetto al massimo consentito dalla legge? E perché il Comune poi non si è ancora adeguato a pagare le imprese entro il limite legale che è di 30 giorni (visto che paga ancora a 53,63 giorni)? A quanto ammonta la spesa complessiva per le penali dovute al non rispetto del limite? E la notevole differenza tra accertamenti e riscossioni delle entrate tributarie e extratributarie: in poche parole le multe che il Comune fa e che per lo più non riesce a riscuotere?”.
“Ancora – è il commento di Giorgi – questa amministrazione è incapace di fare chiarezza, d’altronde la parola trasparenza non le è consona. E’ capace però di aumentare le tasse, infatti le entrate tributarie sono aumentate di 2,5 milioni di euro (a fronte di minori e peggiori servizi) e anche alle spese correnti (salari e stipendi, pagamento dei servizi eccetera) che crescono anche quest’anno di 1.366.658,52 a fronte di un calo del personale di 13 unità”.