Turismo: le proposte dei “Custodi della città” per Lucca

Il gruppo di lavoro sul turismo dei Custodi della città (per la consulta della cultura) ha elaborato un documento sul turismo come contributo al dibattito, per condividere un ragionamento sul tema: quale e quanto turismo. “Abbiamo utilizzato i criteri espressi dall’organizzazione mondiale del turismo e in modo simile dal Wwf mondiale – si legge nella nota inviata oggi (25 giugno) – e riteniamo che il turismo a Lucca e nel suo territorio debba essere sostenibile, ossia suscettibile di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo le aspettative dei residenti con quelle dei turisti. Pertanto, no a una città sfruttata, come sfondo di iniziative, si’ a Lucca abitata dove accadono eventi di qualità rispettosi dei residenti. Riteniamo che il centro storico di Lucca e il suo territorio vadano promossi commercialmente come un unico pacchetto, il che permetterebbe di valorizzare luoghi e siti meno noti e di alleggerire la pressione eccessiva dei numeri sul centro storico. Vogliamo identificare il valore materiale e immateriale dei luoghi, che risiede sia nelle testimonianze storico-artistiche, che nelle abitudini, tradizioni e caratteristiche degli abitanti. E’ anche necessario mantenere il valore nel tempo dell’offerta turistica e delle sue ricadute economiche dipende dalle scelte piccole e grandi della politica e dei soggetti economici. Alterare lo spirito dei luoghi conduce a una perdita di valore e di attrattiva dei luoghi stessi. Ne sono esempio lo spopolamento abitativo del centro storico e lo snaturamento del suo tessuto commerciale che andrebbero contenuti con strategie intelligenti e politiche adeguate. Il valore si conserva attraverso una buona manutenzione dei luoghi e del territorio, nonché evitando infrastrutture tecnologiche che non li rispettino”.
I punti salienti della proposta si concentrano sulle potenzialità di Lucca come città delle mura, del fumetto, delle vie, del verde, della musica, dell’olio e del vino. E le proposte operative non mancano: “Proponiamo l’adozione di un piano turistico di mandato da parte dell’amministrazione comunale che istituisca criteri e prospettive del turismo che vogliamo. In linea con il dettato della legge 18 marzo 2016, auspichiamo la creazione da parte del Comune di Lucca di una forma di associazione con i comuni del vecchio territorio delle sei Miglia, magari estendendolo ai comuni limitrofi ad est. Sono territori omogenei e che si integrano nelle rispettive potenzialità”.
La nota prosegue: “E’ poi necessario attuare una revisione di Itinera, affidandola a professionalità in grado di raccogliere gli indirizzi turistici legati a un piano turistico di mandato e di fare promozione di qualità utilizzando tutte le vie multimediali. Bisogna inoltre rafforzare i servizi turistici offerti da Itinera, aumentando i punti di accoglienza dotandoli di efficienti servizi igienici. Vanno rivisti i portali turistici di Itinera e Comune (perché doppi?) completandoli, (possibilità di fare prenotazione alberghiera e il noleggio auto direttamente on-line, almeno 4-5 lingue comprese le emergenti russo,cinese, calendario eventi completo ed aggiornato”. Tra le proposte c’è anche quella del collegamento diretto Lucca – aeroporto Pisa. Va istituita una navetta che colleghi direttamente Lucca all’aeroporto di Pisa con corse che coprano gli orari dei voli”.
Sul fronte della cultura, i ‘custodi’ propongono biglietto unico musei e trasporto locale, necessità ormai impellente, già presente in centinaia di altri comuni. Oltre a questo, un calendario unico eventi, codificando criteri di ammissione degli eventi legati alle peculiarità locali e territoriali dei luoghi, evitando manifestazioni prettamente commerciali legate a tipicità estranee. Adeguamento in termini di sicurezza della viabilità ciclabile protetta, aumento del chilometraggio e manutenzione regolare. Palazzo Ducale deve tornare ad essere il simbolo della città e polo museale, con gli arredi recuperati da Firenze”.
Ancora, il museo della città “dovrebbe essere fatto a palazzo Guinigi, integrando la sua visita con la Torre Guinigi, a cui accedere dal Palazzo con un’ascensore che arrivi fino in cima. Il museo della città va riaperto e potenziato anche con una sezione dedicata alle origini di Lucca, portando al suo interno tutti i ritrovamenti romani etruschi e liguri raccolti nelle ottime campagne di scavi realizzate sul nostro territorio per farne una esposizione archeologica permanente e con una sezione dedicata all’archeologia industriale. Inoltre il sistema difensivo verso Pisa va restaurato, valorizzato e reso fruibile mediante percorsi turistici collegati al centro storico. Infine la fornace Fusoria e Baluardo Armato. Abbiamo la fortuna di avere l’unica fornace fusoria per cannoni rimasta intatta in Europa, va restaurata e resa fruibile e associata ad un baluardo armato e custodito così come era nel 1600. Intervento già approvato dal consiglio comunale, va trovato il finanziamento. Da non dimenticare anche il museo diocesano, doveva sorgere nei locali del Real Collegio, oggi potrebbe trovar sede in palazzo ducale e mostrare l’immenso patrimonio diocesano”.