
Aprire agli artisti di strada per rendere ancora più accogliente per turisti e lucchesi il centro storico di Lucca. E’ quanto chiede Andrea Rossi, di Sinistra Italiana di Lucca, secondo cui è da “rivedere l’ordinanza del 17 agosto 2010 che disciplina l’attività degli artisti di strada”.
“La città di Lucca – spiega Rossi -, proprio in quanto antico borgo medioevale, per l’atmosfera delle sue corti, dei vicoli e delle piazze, si candiderebbe naturalmente a palcoscenico per clown, giocolieri, musicisti, street band, cantastorie. E allora perché accanirsi a delimitare arbitrariamente la possibilità di esibirsi al solo Loggiato Pretorio, in piazza San Michele? E perché solo dalle 10 alle 12 o dalle 16 alle 18 e con una regolamentazione alquanto opinabile, se la musica esce da una radio anche ad alto volume va bene, una chitarra amplificata è passibile di multa?”.
“Lucca – prosegue – sta perdendo la sua unicità, sempre meno i negozi storici, sempre più le catene commerciali che trasformano la città in una lugubre vetrina senz’anima. E allora riapriamo le nostre piazze: individuiamo punti nevralgici, nuovi orari, apriamo le porte ai busker, agli artisti di strada. Ritrasformiamo le nostre strade in quinte teatrali. Invece di impedire la musica la sera rendiamola possibile anche durante il giorno. La città ne guadagnerà in qualità degli spettacoli e in turismo stesso”.