
Scissione della Gesam, la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi passa all’attacco dopo il parere dell’Anac che congela l’operazione e chiede le dimissioni del numero uno di Gesam Ugo Fava e dell’amministratore unico di Lucca Holding, Andrea Bortoli. La richiesta è arrivata stasera (5 luglio) nella raccomandazione fatta dalla consigliera in apertura della seduta del consiglio a Palazzo Santini. “Apprendiamo, ancora una volta dalla stampa – ha detto -, che è arrivata la risposta Anac con il conseguente stop alla scissione asimmetrica”.
La Giorgi al riguardo ha puntato il dito contro “la caparbia arroganza con cui essa e la sua realizzazione è stata perseguita, ignorando le ripetute richieste della minoranza , cioè del mio gruppo politico e di quelli di Martinelli, Angelini, Bianchi e Lenzi”, osservando che la stessa scissione è stata ideata da Fava e perseguita da Bortoli senza nessun freno, senza nessun dialogo, senza nessuna partecipazione, nonostante le ripetute richieste di questa parte della minoranza, dei sindacati e dei lavoratori Gesam a discutere nel merito”.
Nel mirino della consigliera anche “ le gravose spese legali per consulenze ripetute richieste da Lucca Holding atte solo – osserva – a trovare giustificazioni a una decisione già presa e non a ricercare la soluzione idonea per la città”.
Da qui la richiesta di dimissioni: “Questa azione – prosegue la Giorgi riferendosi alla scissione – , infatti, avrebbe di fatto impoverito la città e messo a rischio i posti di lavoro,e se non fosse stato per una parte della minoranza, VOI l’avreste portata avanti e avreste firmato entro il 10 maggio una operazione a rischio danno erariale, essendo una operazione che rischiava di svendere a valori non di mercato un bene pubblico. Sulla base di quanto detto, visto che l’operato di Fava, l’ideatore della scissione asimmetrica, e il ripetuto operato di Bortoli, hanno comportato grosse spese per i cittadini , spese fatte chiaramente per “ partito preso” e non per finalità pubbliche, chiediamo che gli autori di questa azione fallimentare si facciano da parte con doverose dimissioni, auspichiamo poi un preciso passaggio in consiglio comunale per discutere in serena partecipazione della gara di Atem che è una cosa di grande peso. Da ora chiediamo la presenza di un esperto scelto dalla minoranza per la discussione nel merito di tale gara, ovvero, chiediamo che un nostro fiduciario partecipi alle decisioni su cosa fare per la gara. Visto che avete buttato via un pacco di soldi per parei inutili – ha sostenuto la Giorgi in consiglio comunale -, soldi che nessuno vi rimborsa, noi, a questo punto , chiediamo di mettere a disposizione i soldi rimasti dell’una tantum, che sono i soldi a rimborso delle spese istruttorie della gara d’ambito, e che, come tali, verranno rimborsati, per nominare qualcuno nostro esperto, nostro fiduciario che si interfaccia, in maniera paritetica con i vostri fiduciari. Chiediamo sostegno da parte delle forze di minoranza, ma anche da quelle di maggioranza che possano definirsi sane fautrici del bene pubblico e della partecipazione comune”.