Piano strutturale, Agenda per Lucca: “Si recuperi il patrimonio edilizio esistente”

Piano strutturale, Agenda per Lucca evidenzia alcune criticità. Dopo aver sottolineato lo scarso “impegno all’ascolto” da parte dell’amministrazione e dopo aver aderito all’appello di associazioni e alcuni esponenti politico a prorogare il termine per la presentazione delle osservazione Bruni e Francesconi entrano nel vivo: “Manca – dicono – un chiaro progetto dello sviluppo futuro della città, una strategia per il rilancio socio-economico del nostro territorio, che come sottolineato nella relazione di Imt, sta vivendo una forte fase di recessione con crollo di alcuni settori produttivi (edilizia e manifatturiero soprattutto) e si appoggia solamente sul settore cartario, sul turismo e sul terziario. Sarebbe opportuno incentivare maggiormente la nuova vocazione turistica di Lucca e sostenere il settore delle costruzioni, attraverso il recupero dei molti edifici abbandonati”. “Manca – proseguono i due esponenti dell’associazione civica – una chiara definizione del ruolo di Lucca nell’area vasta (vedi relazione Imt) e il rischio concreto è quello di una progressiva marginalizzazione del territorio lucchese rispetto alle principali direttrici di sviluppo in ambito nazionale ed europeo. Particolarmente critiche a questo riguardo sono le relazioni con Pisa e Livorno per l’accesso ai principali poli di trasporto marittimo ed aeroportuale e la connettività con i principali poli logistici e produttivi”.
“A fronte di una forte decrescita demografica (gli unici dati in crescita sono relativi alla presenza di migranti) e della presenza di circa 1200 unità abitative vuote – proseguono – sono previsti 84mila metri quadri di nuove residenze per un numero di nuovi residenti di circa 1500 unità. Mentre Imt scrive “l’indice di affordability negativo (ovvero il grado di accessibilità all’acquisto di un’abitazione), unito al sostanzioso numero di unità vuote, evidenzia la mancanza di urgenza verso nuovi permessi edilizi” il piano strutturale prevede ancora nuove costruzioni”, Agenda per Lucca ritiene che prima di procedere a nuovo consumo di territorio, si dovrebbe attuare una forte politica di recupero del patrimonio edilizio esistente, sia pubblico che privato, utilizzando fondi e incentivi comunitari, forme di partenariato pubblico-privato, società di trasformazione urbana”.