
La Provincia di Lucca si propone ai Comuni come ‘stazione unica appaltante’, senza alcun onere per le amministrazioni che vorranno aderire all’iniziativa. E’ questa, in sostanza, la sintesi della delibera approvata dal consiglio provinciale di ieri (14 luglio), con i voti della maggioranza (astenuti Andrea Favilla de ‘L’altra Provincia per i beni comuni’ e Riccardo Giannoni di ‘Alternativa civica centrodestra’).
“Questa iniziativa – spiega il presidente della Provincia, Luca Menesini – dimostra con i fatti cosa significa affermare che siamo ‘la Provincia dei sindaci’. L’amministrazione provinciale, infatti, mette in gioco la propria esperienza in fatto di gare e il proprio personale che, nel tempo, ha accumulato una notevole competenza nel settore, a disposizione dei Comuni, per mezzo di una convenzione che non prevede alcuna spesa da parte di questi ultimi. In pratica, la Provincia si mette a servizio delle amministrazioni municipali, affinché queste possano svolgere al meglio le proprie funzioni, nei tempi più celeri possibili”.
Il consiglio provinciale ha approvato lo schema di convenzione per il conferimento alla Provincia della funzione di stazione unica appaltante e ha dato mandato al Servizio Ufficio Gare di presentare il documento ai Comuni del territorio al fine di una possibile sottoscrizione. In base alla convenzione, quindi, alla Provincia spetterà l’opera di supporto al Comune nella predisposizione della determina a contrattare; la quantificazione dell’importo delle eventuali spese necessarie per lo svolgimento della gara da recepire da parte del Comune nell’atto suddetto; la richiesta del codice identificativo di gare; la nomina del responsabile del procedimento; la redazione e sottoscrizione del bando o la lettera di invito; la nomina della commissione di gara quando necessaria; la verifica del possesso dei requisiti di partecipazione; la cura degli adempimenti dell’espletamento della procedura di gara; la comunicazione all’Osservatorio dei contratti pubblici; il supporto al Comune negli adempimenti di stipula del contratto; gli obblighi di comunicazione.
Inoltre, il Comune potrà richiedere all’amministrazione provinciale anche eventuali consulenze in tutte le fasi della gara, nonché delle attività complementari e la Provincià potrà fornire (se richiesta) anche consulenza nella gestione di eventuali procedure espropriative. La convenzione, una volta stipulata, avrà la durata di tre anni e può essere rinnovata per ulteriori tre anni.