Garzella lancia la sfida: “Primarie il 4 dicembre”

16 luglio 2016 | 10:12
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Garzella lancia la sfida: “Primarie il 4 dicembre”
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Garzella lancia la sfida: “Primarie il 4 dicembre”
Garzella lancia la sfida: “Primarie il 4 dicembre”

Primarie il 4 dicembre e una coalizione civico-politica in vista della amministrative 2017. Questa la proposta del presidente del consiglio comunale Matteo Garzella nel primo incontro pubblico organizzato al bar di Sorbano del Vescovo.

La campagna elettorale, insomma, all’interno del centrosinistra è già cominciata ed ha uno dei suoi attori principali. Ad ascoltare le proposte del presidente del consiglio comunale, fra gli altri, l’assessore regionale Marco Remaschi, i consiglieri comunali Pagliaro e Mercanti per il Pd, Lenzi dell’Italia dei Valori e il centrista Mura. In platea anche il segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti, il responsabile ell’organizzazione Stefano Gherardi, l’ex segretaria comunale del Pd Francesca Pacini, Giovanni Pierami di Per Lucca e i suoi paesi ed esponenti del mondo sportivo e dell’associazionismo come Alessandra Nieri, Elio Antichi, Simonetta Simonetti e Piergiorgio Licheri. Assente, oltre a sindaco e giunta, anche il segretario comunale del Pd, Francesco Bambini.
Garzella non le manda a dire e, distribuendo cartoline con tanto di slogan “Lucca, avanti tutta!” per raccogliere le osservazioni dei cittadini in cui si chiede cosa si vuole cambiare e cosa invece confermare dei progetti e delle proposte dell’amministrazione comunale, dà il via a quello che appare già un progetto politico alternativo rispetto al sindaco uscente Alessandro Tambellini.
“In questo incontro – spiega – nessuno è fuori posto. Quello che vogliamo avviare è un dibattito sul futuro di Lucca su cui dobbiamo iniziare a ragionale. Io mi sono offerto come “scintilla” per avviare questo dibattito e ritengo che questo sia il momento giusto. Non ci sono più attendismi per bloccare questo percorso, che deve essere pacifico e senza tatticismi e che deve avere come priorità il futuro della nostra città”.
Garzella parte dall’esito delle ultime elezioni amministrative: “Lo faccio – spiega – in un posto inusuale come un bar di campagna, del posto dove sono nato e cresciuto e dove vanno a scuola i miei figli, perché ritengo che ci si debba aprire sempre di più alla società Ecco il motivo delle cartoline che ci accompagneranno anche nelle prossime iniziative che rappresentano una vera e propria campagna di ascolto”. “Le elezioni amministrative – spiega Garzella – ci hanno insegnato cosa deve essere fatto e cosa non deve essere fatto. E l’ho riassunto in tre punti. Innanzitutto prima Lucca. Questo significa che la politica nazionale non può e non deve essere traino di quella locale. Se si dice, insomma, aspettiamo i referendum, dico che per noi viene prima Lucca e dopo il referendum”.
La seconda parola d’ordine, quella chiave anche per capire l’approccio nei confronti dell’attuale esperienza amministrativa, è cambiamento: “Le elezioni 2016 ci mostrano – dice – che in una fase così delicata per un amministratore non basta più dimostrare ciò che ha fatto nei cinque anni precedenti, ma sapere cosa cambierà nei prossimi cinque anni. Tant’è che i sindaci che si sono presentati a questa tornata per il seondo mandato hanno perso perché a loro non è bastato dimostraro quello che avevano fatto ma perché non si sno posti nell’ottica del cambiamento ma della continuità. In questo senso il caso emblematico è stato quello di Torino”.
Terzo punto cardine quello della partecipazione dei cittadini: “I cittadini – dice Garzella – non si accontentano più di esprimere la propria opinione ogni cinque anni e basta. Hanno bisogno di essere partecipi delle scelte della città. Per questo bisogna avvicinare i cittadini alle istituzioni uscendo dal palazzo”.
“Aggiungo un’altra cosa – prosegue Garzella – Esiste un solo partito a livello maggioritario oltre al Pd ed è il Movimento Cinque Stelle. Che rappresenta legittime istanze dei cittadini e con cui serve dialogare. Ma quello del M5S non può e non deve essere il nostro modello. Semmai il nostro modello è quello che ha permesso di vincere le elezioni a Varese dove il Pd, assieme a liste in rappresentanza della società civile hanno strappato la città alla Lega. Serve un partito che dialoghi con la società nel rispetto dei lavori. Che sappia aggregare forze civiche di diversa entità. Serve una squadra civico-politica per vincere, in alternativa alla vecchia ricetta della coalizione politica”.
Una coalizione, secondo Garzella, da costruire attraverso lo strumento delle primarie: “Non serve – dice il presidente del Consiglio – imporre un candidato dall’alto, per questo, se si condivide un progetto politico, servono primarie da fare presto e con regole chiare. Qualcuno ha commentato che c’è il rischio di finire come nel ’98. Una valutazione sbagliata: io dico che quella sconfitta è arrivata proprio perché non si sono fatte e primarie. E se non si fanno presto, come è successo a Grosseto e Cascina, o a Lucca nel 2007, quando le primarie si svolsero a febbraio, c’è l’identico rischio di non riuscire a ricucire le diversità di vedute che magari sono emerse nella fase delle primarie e di fare gioco di squadra”. “Per questo – chiude Garzella – se il referendum istituzionale si terrà il 6 novembre, il 4 dicembre si voti per le primarie”.
Ultimo argomento è la sentenza del Tar sul Comune di Viareggio: “Una sentenza – dice Garzella – che impone a un ottimo sindaco di tornare al voto. A Viareggio, insomma, si è già aperta la campagna elettorale. Ebbene, noi siamo obbligati a fare lo stesso. Siamo già in campagna elettorale e peraltro per la prima volta da anni in concomitanza con le elezioni politiche della seconda città per importanza della nostra provincia”.
Garzella, poi, accenna solo per punti ad alcuni temi della campagna elettorale, dall’associazionismo sportivo, culturale e sociale, allo sviluppo economico e al turismo: “Il Comune – chiude – deve dialogare in maniera proficua con la città e ricostituire l’aspetto di comunità”.
Dopo le parole di Garzella lo spazio è agli interventi dei presenti, tutti con spirito critico verso l’attuale amministrazione Tambellini. Simonetta Simonetti, degli Amici delle Mura, sottolinea la “passione – dice – di Garzella e l’entusiasmo partendo dal basso e dalla gente. Con un’attenzione verso quelle fasce di popolazione che sono generalmente poco considerate, come i bambini e gli anziani”. Per Elio Antichi l’amministrazione ha voltato le spalle all’associazionismo senza i cui voti “non si vincono le elezioni”. Lungo e dettagliato l’intervento di Alessandra Nieri che parla di politiche sportive e sottolinea che “tutti i contenuti del programma elettorale riguardo allo sport – dice – sono stati disattesi”.
L’unico vero intervento politico è di Giovanni Pierami, di Per Lucca e i suoi paesi: “Io – dice – ho cercato di riaggregare una serie di liste civiche ma mi sembra che si cia una qualche difficoltà perché ciascuno vuole essere in prima fila. Ben vengano, quindi, iniziative di questo tipo in cui non si guarda alle fazioni e agli schieramenti, ma ai valori e ai contenuti. Uno dei motivi, questo, per cui ho aderito al comitato per il sì al referendum costituzionale. Sono stufo della strumentalizzazione della politica e sono convinto che la vittoria del sì al referendum determinerà un importante cambio di scenario”. “Tutti quanti – aggiunge il consigliere centrista Giorgio Mura – dobbiamo lavorare con e per la città, tenendo in prima linea i valori della famiglia e del lavoro”. E sulla sanità: “Si è parlato tanto in maniera polemica – dice – del nuovo ospedale San Luca. Ma ben venga il nuovo ospedale in una sanità che sta cambiando. Per questo dobbiamo restituire importanza e centralità a una struttura che a bisogno di fiducia”.

Gli scenari
A questo punto il dado è tratto. E spetterà al Pd nelle sue diverse componenti (regionale, territoriale e provinciale) stabilire le regole d’ingaggio. Già definita la posizione del sindaco uscente, Alessandro Tambellini, che ha già detto che non si sottoporrà a primarie per scegliere il prossimo candidato sindaco, restano aperti molti scenari. Che dividono anche le posizioni della corrente semplicisticamente definita come “renziana”. Molto dipenderà dall’atteggiamento che lo stesso sindaco avrà nei prossimi mesi di mandato: una “apertura” nei confronti di quella che è al momento la maggioranza del partito a livello comunale, infatti, potrebbe spaccare il fronte di coloro che vogliono primarie a tutti i costi e aprire anche le porte a una seconda corsa alla carica di sindaco. Se invece l’input sarà quello delle primarie sono molte le componenti in gioco. Garzella, in qualche modo, si è autocandidato alla corsa per le primarie e su di lui potrebbero confluire anche esponenti vicini a Giorgio Del Ghingaro, convitato di pietra all’incontro di oggi, cui era stato invitato. A quel punto lo scenario potrebbe prevedere, se Tambellini cambiasse idea sulla consultazione interna al partito, primarie a tre con Tambellini, Garzella e un esponente renziano (un nome forte e ricorrente come quello di Baccelli o un candidato “di bandiera”), oppure, se Garzella riuscisse a convogliare intorno a sé consensi intorno al suo progetto politico, uno scontro fra il sindaco uscente e il presidente del Consiglio comunale. Terza ipotesi, invece, sarebbe quella della consultazione che vedrebbe di fronte Baccelli (o chi per lui) e lo stesso Garzella. Tambellini, comunque, potrebbe optare anche per una scelta autonoma, ovvero correre alla carica di sindaco alla guida di un paio di liste civiche. E c’è sempre l’incognita Del Ghingaro, che dopo l’esperienza di Viareggio potrebbe tentare di bissare l’esperienza anche nel comune capoluogo.
Uno scenario complesso che potrebbe essere condizionato dall’esito del voto per il referendum costituzionale di novembre. All’orizzonte, infatti, ci sono sempre possibili nuove elezioni legislative che andrebbero a cadere proprio nel 2017. E che cambierebbero le priorità all’interno del Pd e le forze da mettere in campo.
Pare difficile, comunque, che le primarie possano svolgersi in tempi rapidi, ovvero a dicembre come richiesto da Garzella. Una mezza conferma arriva dal segretario territoriale Patrizio Andreuccetti: “Con il referendum così a ridosso – dice – è abbastanza difficile che si possano tenere le consultazioni il 4 dicembre. Comunque vediamo come si evolve la situazione”.
Prime schermaglie, insomma, di un’estate che non si annuncia affatto di tregua politica. Mentre si attendono ancora segnali dallo schieramento di centrodestra. La presenza di un candidato forte in contrapposizione a quello (o a quelli) di centrosinistra, infatti, potrebbero ulteriormente cambiare gli scenari.

Enrico Pace