Assi viari, Bianchi (Fds): “Nencini si arrampica sugli specchi”

Assi viari, prosegue la bagarre dopo la conferma che non c’è stato alcun parere positivo al progetto dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. A prendere la parola di nuovo è la consigliere comunale di Fds Roberta Bianchi che a Lucca era stata la prima a sollevare dubbi su quanto affermato dal vice ministro Riccardo Nencini e dal senatore del Pd Andrea Marcucci al riguardo. Ora la Bianchi si irrita sulle spiegazioni fornite dal vice ministro: “Non pensavamo davvero che si sarebbero dimessi, ma speravamo almeno che avessero il pudore di chiedere scusa ed invece continuano a cercare di imbonire i cittadini con delle fandonie. Il vice ministro Nencini, dopo due mesi dalla nostra prima uscita sul giornale, quando è arrivata conferma che lui e il collega Marcucci avevano detto una cosa non vera rispetto all’iter degli assi viari, risponde cambiando le carte in tavola”.
Nella replica del vice ministro leggiamo ‘che a maggio ci sarebbe stata una informativa informale del Consiglio superiore dei lavori pubblici circa un aggiornamento dei quadri economici di un livello di progettazione non definito’ ma il 31 maggio lui e il senatore Marcucci hanno dichiarato: ‘Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha espresso parere favorevole sul progetto riguardante la tangenziale est di Lucca’. Il viceministro poi si addentra in spiegazioni che nulla hanno a che fare con quanto dichiarato in precedenza. Ci rendiamo conto che per un cittadino, che non è addentro alle questioni, sia difficile capire come stanno le cose e su questo giocano sicuramente i due politici, ma rimane il fatto che il 31 maggio hanno entusiasticamente affermato che era stato approvato un progetto che approvato non era. Vorrei inoltre precisare – spiega la Bianchi – che la Federazione della sinistra non è assolutamente d’accordo con l’ipotesi assi viari. Abbiamo organizzato incontri e partecipato a incontri organizzati da altri, per dimostrare non solo l’inutilità dell’asse nord sud, ma anche l’impatto devastante che l’opera avrebbe sul territorio. Non si può pensare di risolvere il problema della mobilità, costruendo nuove strade e spostando il traffico da una parte all’altra. Dobbiamo altresì incentivare l’uso dei mezzi pubblici e del trasporto su gomma. Noi abbiamo ipotesi alternative che prossimamente presenteremo e discuteremo con i cittadini”.