
Sentenza del Tar sul band per la gestione delle Rsa del Comune, non si fa attendere la risposta alle polemiche dell’amministrazione comunale: “L’idea del “pastrocchio” – si legge in una nota – rimanda a qualcosa di ambiguo e di negativamente indeterminato. Il Comune non ha fa fatto niente del genere. Le gare vengono fatte con certe caratteristiche che hanno un preciso impianto tecnico il quale, è stato valutato in maniera attenta. Dai risultati di gara scaturisce un punteggio che porta alla scelta del vincitore. Naturalmente trattandosi di gare di notevole rilievo vi possono essere dei ricorsi, come di fatto è avvenuto, che un giudice amministrativo poi dirime”.
“E’ ovvio – dice ancora la nota – che sulle composizioni tecniche della gara, così come sulle risultanze, la politica debba star fuori. Le valutazioni di merito creditizio che la consigliera Bianchi avanza nei confronti di Agorà d’Italia, appartengono alla consigliera Bianchi e soltanto a lei. Il Tar ha espresso un giudizio sugli aspetti formali sull’idoneità delle garanzie bancarie della cooperativa vincitrice. Le sentenze, per quanto ci riguarda, non si interpretano e non si commentano prendendole a occasione per fare strumento di battaglia politica. Le sentenze semplicemente si rispettano”.