Lavoro ai disoccupati, Giorgi (M5S): “Delibera illegittima”

30 luglio 2016 | 14:42
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Lavoro ai disoccupati, Giorgi (M5S): “Delibera illegittima”

Nuovi strali dalla consigliera Giorgi del Movimento Cinque Stelle per il progetto Ventaglio, la sperimentazione del Comune per l’affidamento di piccoli lavori a disoccupati del territorio del Comune di Lucca.

“Il progetto Ventaglio – dice la consigliera – approvato dalla giunta comunale con delibera 105 del 03 maggio 2016, proclamato a “tutto tondo”, è arrivato al traguardo, mentre la mozione M5S, di sostegno al reddito, presentata nel luglio 2015 e discussa nel luglio 2016 è stata rinviata. Nel progetto dell’amministrazione comunale, si organizza una selezione per 15 cittadini di media età (niente per i giovani) da inviarsi a lavorare a tempo determinato nelle cooperative sociali resesi disponibili ad assumerli, visto che verranno pagati con fondi pubblici; cooperative alle quali pare rimanere, tra l’altro, circa il 22 per cento del fondo messo a disposizione di 100mila euro”.
“Per com’è formulata, per noi – dice l’esponente pentastellata – si tratta di un’attività di intermediazione lavorativa, che il Comune non può gestire senza essersi prima iscritto all’Albo nazionale delle agenzie per il lavoro, come previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo 276/2003 (riforma Biagi). Nella delibera quest’iscrizione non è nemmeno accennata, pur essendo, a nostro parere, indispensabile alla legittimità dell’atto. La sottoscritta, dopo avere sollecitato a rispondere nel merito il segretario comunale durante il consiglio, senza esito alcuno, ha posto un’interrogazione all’assessore Cecchetti, esprimendo perplessità quanto a giuste competenze esercitate dal comune nel recuperato progetto Ventaglio. La risposta inviatami dall’assessore Cecchetti, non accenna nemmeno all’iscrizione del comune all’albo nazionale, e il suo tentativo di legittimare tale operazione come attività non di intermediazione lavorativa appare “patetico”. Il comune infatti, insieme alla Caritas, sceglierà i soggetti, li valuterà e darà loro l’idoneità all’assunzione, provvedendo poi a farli “gestire” dalle coop disponibili, che pagheranno gli stipendi di questi lavoratori (15 possiamo dire “privilegiati”) con i fondi pubblici dell’amministrazione che se li è potuti scegliere. Se non è intermediazione questa… attuata senza le prescrizioni di legge”.
“Nella risposta di Cecchetti – prosegue Giorgi – si dice pure che il progetto comunale è uguale a quello già approvato dalla regione, dove invece i lavoratori sarebbero stati reperiti regolarmente attraverso anche il centro per l’impiego. In questo modo, chi controlla cosa e come? Purtroppo, la scarsa conoscenza delle regole di diritto, in quest’amministrazione sembra non preoccupare mai. Della serie, tanto si va avanti bene lo stesso, finché dura. Di fatto, trascurandosi quei criteri di reale omogeneità e uguaglianza d’una sinistra che non c’è più, depennando l’entità vera del problema e la disoccupazione giovanile (l’età prevista per partecipare è 38 anni se donne, 45 se uomini) andranno avanti, molto probabilmente, i cosiddetti “lavoratori di prossimità”. Forse anche portatori di voti, che riusciranno a usare un sistema, in apparenza creato per rispondere ai bisogni della gente in difficoltà, per risolvere, in buona sostanza, i propri. Soddisfacendo forse ulteriori aspettative di potere, pretese da altri. Basta organizzarsi e trovare soldi e accordo, no? Mi auguro che la cittadinanza lucchese, informata, capisca e decida nella giusta direzione, quando sarà il momento”.