Sdegno della politica: donna data alle fiamme, ora giustizia

Sdegno e apprensione anche dalla politica per il grave episodio di violenza che ha avuto come vittima ancora una volta una donna, cosparsa di benzina e data alle fiamme nel piazzale dei magazzini dell’ex ospedale Campo di Marte. “Un episodio terribile che vede il nostro territorio fare i conti ancora una volta con una manifestazione di violenza estrema ai danni di una donna”, commenta la parlamentare Raffaella Mariani.
“Un gesto atroce per il quale nessuna giustificazione può essere addotta”. “E’ necessario che venga fatta giustizia al più presto con l’auspicio che col sostegno di tutta la comunità la vittima riesca a superare questo momento gravissimo”.
“La prima cosa importante – commenta il senatore lucchese del Pd Andrea Marcucci, che sta seguendo le indagini in corso in contatto con le autorità locali – è che la donna aggredita a Lucca salvi la vita. Poi che il delinquente, responsabile di un gesto così infame, venga identificato senza ombra di dubbio, e perseguito. La violenza contro le donne è orribile”. “Sono notizie terribili – commenta invece il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini -. Non si capisce quali meccanismi scattino in un uomo per indurlo ad atti come questo. So soltanto che la violenza nei confronti delle donne, purtroppo oggi molto diffusa, non ci lascia altro che dolore, vergogna, indignazione”.
“Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla donna oggi aggredita con violenza inaudita a Lucca – commentano l’assessora alle pari opportunità Ilaria Vietina e la presidente della Commissione pari opportunità Daniela Grossi –. Purtroppo anche il nostro territorio non è immune dalla violenza contro le donne. Non ci sono giustificazioni di sorta per gesti come quello accaduto nei pressi dell’ex ospedale. Dobbiamo ricordarci ogni istante di ogni giorno di non abbassare mai la guardia verso la violenza di genere. L’unica vera difesa verso gesti di questo tipo è la prevenzione e un netto cambio di cultura dove il rispetto della persona – della donna nello specifico – sia elemento imprescindibile affinché le donne non debbano più essere considerate proprietà privata di nessuno, fuorché di loro stesse”.
Per il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini è necessaria anche una educazione sentimentale e di genere che cominci dalle scuole. “L’ipotesi che ora sta circolando – scrive Menesini su Facebook – è che si tratta di femminicidio (per fortuna Vania è sempre in vita, e mi auguro che superi le criticità dovute alla violenza subita. Ma parlo di femminicidio in generale per dire del gesto, cioè della violenza, anche quando non porta, come mi auguro, alle conseguenze peggiori). L’ennesimo femminicidio, dico io. L’uomo rifiutato che considera la donna una proprietà e quindi ne dispone, fino a gesti atroci. Non diciamo sempre che è follia, perchè si manca di rispetto a tante vittime. Io non ci sto. Il rapporto uomo-donna, la relazione fra i sessi richiede educazione. E allora come uomo delle istituzioni chiedo che l’educazione sentimentale e l’educazione di genere diventino corsri obbligatori nelle scuole italiane, come accada in tanti Paesi europei”.
“Non ci sono più parole – è il commento del segrerario territoriale del Pd e sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti – per descrivere i femminicidi. Quanto accaduto a Lucca oggi è tremendamente inaudito. Indignarsi tutti pubblicamente è il minimo che si possa fare”. “Ancora una donna aggredita e in fin di vita – aggiunge il sindaco di Barga, Marco Bonini – Questa volta a Lucca. Non ci sono più parole per descrivere questi episodi di violenza. Contro il femminicidio partecipiamo tutti alla marcia dei braccialetti rosa organizzata per venerdì prossimo (5 agosto, ndr) alle 21 a Fornaci di Barga”.
“Un gesto ignobile, primitivo e veramente perfido – dice Michele Sarti Magi dell’Unione Giovani Liberi – frutto di una società ormai pazza e in via di estinzione. Un abbraccio in particolare va alla famiglia della ragazza e come ho detto prima a tutte le donne del paese e del mondo. Un appello alle istituzioni e al ministro Giannini affinché aumentino i progetti e le sensibilizzazioni nelle scuole. Tutto questo nasce anche dai piccoli atti di bullismo nelle scuole, che sono la scintilla che poi provoca questi fatti. Non sono a Lucca, ma invito tutti a riempire di scarpe rosse via Fillungo e, domani, a girare con il fiocco bianco. Basta la violenza sulle donne, basta abbiamo raggiunto il limite. Questo episodio non ci deve insegnare niente, ci deve mettere in guardia su un fenomeno che cresce sempre più. Sono state offese tutte le donne del mondo, e solo loro possono accettare le scuse che, da uomo, oggi porgo a tutte”.