
“La disputa tra il presidente del consiglio comunale Matteo Garzella ed il capogruppo di Lucca Civica Claudio Cantini? Appartiene ad una dialettica interna con certe valenze politiche e concerne la valutazione su un operato. Io, personalmente, ritengo di dover pensare a fare bene il sindaco”. Alessandro Tambellini replica così alla richiesta che arriva dal numero uno di Palazzo Santini, Matteo Garzella sulla querelle che ha visto Cantini chiedere le dimissioni del presidente del consiglio comunale dopo la sua discesa in campo in vista di eventuali primarie: “Io sostengo la compattezza della maggioranza – prosegue – affinché essa, a sua volta, sostenga le scelte compiute. Per questo preferisco occuparmi di questioni più alte, senza scendere in diatribe tra altre persone”.
Una posizione, quella in parola, che risulta del tutto analoga anche quando si va a toccare il tema primarie: “Il mio incontro di ieri con il senatore Marcucci? – dice – Abbiamo fatto il punto sulla situazione locale, ma non si è parlato di primarie. Dice che la questione verrà affrontata dopo il referendum costituzionale di novembre? Anche su questo mi astengo da commenti, perché penso che i cittadini si aspettino che io pensi a governare bene la città, piuttosto che infilarmi in dibattiti di questo genere. Certo, ho visto che si è fatto avanti anche Andrea Tagliasacchi, ma la cosa che più conta, per me, è il lavoro che siamo chiamati a svolgere”.
Insomma, in tanti scendono in campo per un’eventuale alternativa a Tambellini (Baccelli, che non ha ancora preso una posizione ufficiale, Garzella, Tagliasacchi e, perché no, Giorgio Del Ghingaro) ma il primo cittadino tiene la rotta della sua attuale attività amministrativa.
Il lavoro, appunto. Il sindaco si sofferma su questa parola quasi fosse un mantra, per poi andare ad individuare i principali obiettivi che attendono l’amministrazione nei mesi immediatamente successivi all’estate. “Ci sono alcuni progetti fondamentali – osserva – che vorremmo portare a compimento. Parlo del recupero del mercato del Carmine, ma anche di quello di palazzo Guinigi, dove è necessario ricreare un circuito museale completo, collegato alla torre. In quel caso vogliamo ripensare completamente l’idea del Must. Poi c’è tutto il capitolo dei lavori pubblici partecipati, al quale dobbiamo prestare grande attenzione. Non dimentichiamo, peraltro, che ci sono opere importanti già iniziate e che devono vedere la fine nei prossimi mesi, come il parcheggio gratuito dell’ospedale San Luca con la nuova viabilità di collegamento ed il fondamentale sottopasso di via Ingrillini”.
Il primo cittadino, poi, analizza anche l’attualissima partita degli assi viari, esprimendo un certo ottimismo: “Menesini dice che l’opera non ha un senso se non viene finanziata nella sua interezza? Sappiamo che c’è già un fondo destinato al secondo lotto, per cui direi che dobbiamo continuare a lavorare con serenità per questo obiettivo: qui si tratta di dotare la Piana di Lucca di un sistema infrastrutturale degno di questo nome, capace di portare giovamento ai residenti ed alle attività commerciali”.
Tambellini ricorda poi la necessità di portare avanti un masterplan per il Campo di Marte ed il capitolo, conclusosi felicemente, relativo alla Casa del Boia. Tra i principali traguardi da conseguire, però, ce n’è uno degno di particolare rilievo, l’urbanistica: “Vorremmo chiudere in tempi brevi la partita del piano strutturale – afferma – per iniziare a parlare del piano operativo, ovvero il regolamento urbanistico”.
Ed il Piuss? “Non so se si può dire – confessa con sobrietà – ma in questo caso il Comune ha fatto davvero qualcosa di straordinario. Abbiamo rimesso in carreggiata un progetto fondamentale per la città, quando tutto sembrava perso: è stata un’operazione magistrale e tutto sta procedendo nella giusta direzione. In particolare all’ex Manifattura dove a questo punto i locali sono già suddivisi in destinazioni d’uso differenti: si tratterà di un nuovo polmone importante per Lucca”.