Andreuccetti: “Migranti e terremotati? Fantozzi fa sciacallaggio”

25 agosto 2016 | 11:32
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Andreuccetti: “Migranti e terremotati? Fantozzi fa sciacallaggio”

“Non può diventare ogni cosa motivo per fare politica e per mettersi in mostra. Ora basta: l’indignazione non è più sufficiente, bisogna far capire a chi è arrivato a strumentalizzare anche il dolore, anche la tragedia, che siamo stanchi di questa pseudo-umanità da quattro soldi, che mescola tutto solo per compiacere se stessa”. La risposta all’intervento su migranti e terremotati sollevata dal sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi (Leggi), arriva dal primo cittadino di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, che consiglia al collega di “prendere spunto dalla macchina organizzativa messa in piedi dalla Mediavalle, lasciando – dice – da parte le strumentalizzazioni”.

“Non capisco – interviene il sindaco – la necessità di mescolare, in modo del tutto disinformato e demagogico, opinioni contro i rifugiati richiedenti asilo con la disperazione di moltissime persone vittime del terremoto. Ma cosa ne sa il sindaco Fantozzi dei migranti, lui che, da rappresentante delle istituzioni e quindi dello Stato, si rifiuta da almeno due anni di rispondere agli appelli continui che gli vengono rivolti dalla Prefettura, dalla Regione e dal Governo? Lui che – prosegue Andreuccetti -, così facendo, fa ricadere sugli altri, il peso, la responsabilità e anche l’impegno nella gestione di un tema tanto attuale quanto delicato? Come può arrogarsi il diritto di esprimere posizioni simili da sindaco? Io sono convinto che i cittadini di Montecarlo non si sentano rappresentati da tanto sciacallaggio politico: non c’è bisogno di parlare ad ogni costo, in certe situazioni – e questa a mio avviso è una di quelle – occorre fare. Oppure restare in silenzio, se non si ha la possibilità di agire diversamente. I valori della solidarietà non cambiano faccia e importanza a seconda di chi ne sia il destinatario: quei valori, se ci sono per sentimento e non per convenienza, ci sono e basta. Anzi, rappresentano la risposta più forte a chi vorrebbe vederci divisi: non facciamoci trascinare in questo gioco perverso, per seguire il quale non potremo più sperare, un domani, di ricevere la stessa vicinanza della quale, invece, oggi, siamo portatori sani”.