
Slitta ancora, con tutta probabilità, il voto per il referendum costituzionale ma non si fermano le grandi manovre in vista dell’appuntamento elettorale del 2017. E si complica il quadro degli schieramenti, complice anche l’incertezza all’interno del Partito Democratico e il rimescolamento delle alleanze.
In attesa che gli sfidanti ufficiali scendano in campo è molto attivo il fronte che sostiene il sindaco uscente Alessandro Tambellini. Fino all’ultimo il primo cittadino cercherà di ottenere il placet del partito per la corsa a un secondo mandato senza passare dalle primarie. Ma intanto si lavoro anche all’ipotesi alternativa. Confermato in più occasioni che non parteciperà ad eventuali primarie del centrosinistra Tambellini potrebbe presentarsi da solo con un’alleanza tutta civica. E le fila dei sostenitori, almeno dal punto di vista delle liste, sta crescendo. Oltre a Lucca Civica, una delle componenti dell’attuale maggioranza, sono almeno tre le altre compagini che potrebbero presentarsi alla consultazione elettorale a sostegno di Tambellini. Una di queste raccoglierebbe gli scontenti del Partito Democratico, qualora si verificasse la “rottura” legata alla questione riconferma e primarie, con la regia dell’attuale capogruppo Francesco Battistini. Un’altra, invece, guarderebbe al centro dello schieramento politico, orfano di un partito di riferimento e parcellizzato nell’attuale consiglio comunale fra gruppo misto e altre liste civiche minori. L’ultima, infine, rappresenta il tentativo di recuperare lo strappo a sinistra con alcuni rappresentanti dei partiti che sono usciti dalla maggioranza che ha sostenuto nel 2012 Alessandro Tambellini per l’elezione a sindaco, prima di ritirare il sostegno dopo il primo rimpasto di giunta.
Una squadra composita ed eterogenea, ma “fedelissima” dell’attuale sindaco, per tentare di contrastare gli altri possibili candidati, se lo scenario descritto si verificasse. Sia quelli della stessa area politica (Garzella, Baccelli, Tagliasacchi o altri possibili outsider dell’ultim’ora) sia quelli del centrodestra e del Movimento Cinque Stelle.
Nel centrodestra è faticosa la caccia all’unità, resa più complicata dalla spaccatura in Forza Italia. Ma è praticamente certo che il candidato sarà un esponente della società civile e non un rappresentante dei partiti o delle liste civiche. In calo le quotazioni della direttrice dell’Ufficio scolastico provinciale, Donatella Buonriposi si sondano altre possibilità in grado di intercettare il voto dei moderati, di solito decisivo per le sorti delle consultazioni in città. C’è poi il Movimento Cinque Stelle che, con riunioni serrate a Ponte a Moriano, intanto sta compilando il programma elettorale da “affidare” al candidato portavoce. La scelta dovrebbe ricadere su un professionista (si parla di un avvocato) anche se al momento non trapelano nomi. Restano freddi e tesi, invece, i rapporti con l’attuale consigliera comunale, Laura Giorgi, che non ha mai partecipato a questi tavoli per il programma.
Nella ricollocazione politica, comunque, non è escluso che siano altri gli outsider che si presentino alla competizione “fuori dai partiti”. Per una tornata di elezioni amministrative che rischia di presentarsi più incerta che mai.