Il comitato per il no: “Tendenziosa la formulazione dei quesiti referendari”

Il comitato per il no di Viareggio interviene su due temi divenuti attuali in questi giorni: la data del referendum e la formulazione dei quesiti. “Renzi – si osserva -, posticipando al 4 dicembre la data, regala agli italiani la più lunga campagna elettorale che si ricordi: iniziata prima dell’estate nella previsione che si votasse il 2 di ottobre, poi rimandata forse a causa dei risultati non esaltanti delle elezioni amministrative. Niente di irregolare ma certamente manifestazione di una certa disinvoltura nell’adattare le decisioni a proprii presunti tornaconti, sopratutto se questi due mesi aggiunti saranno usati non solo per parlare dei contenuti della Riforma ma per magnificare progetti di Ponti o promesse economiche legate alla Legge di stabilità”.
“La formulazione dei quesiti è indubbiamente scritta in modo da dare implicitamente una valenza positiva alla scelta del sì – sostiene il comitato viareggino -. Probabilmente è formalmente corretta poiché riprende la titolazione della Riforma stessa tuttavia, volendo essere maliziosi, non si può non vedere una certa furbizia decisa per tempo. Siamo rafforzati in questa sensazione dal fatto che l’unico quesito presentato con sobria semplicità è quello relativo al titolo V. Forse hanno pensato che scrivere ‘abolizione del Titolo V, con ridimensionamento dei poteri degli enti locali e trasferimento degli stessi allo Stato centrale…’ non avrebbe avuto una accezione positiva per gli elettori delle ricche Regioni del nord. Né si dice che le Regioni a statuto speciale non sono toccate dalla riforma e non si capisce perché”.