Amministrative, si muovono le civiche di centro e sinistra

Non c’è ancora l’ufficialità, non è ancora stato presentato il simbolo, ma certo è che da quasi un anno, con regolarità, un gruppo di cittadini si sta riunendo per elaborare una proposta politica nuova in vista delle prossime elezioni amministrative. Un’esperienza che si sta muovendo a partire dall’impegno del consigliere comunale Andrea Pini, confluito nel cosiddetto gruppo misto (di cui è unico rappresentante) dopo aver preso le distanze dal Movimento 5 stelle.
Subentrato in Consiglio dopo l’abbandono dei Daniela Rosellini (novembre 2014), Pini ha spesso espresso il suo voto supportando l’attuale maggioranza e avanzando proposte anche insieme a Lucca civica, come l’ordine del giorno per accrescere la sicurezza sulle mura urbane presentato la primavera scorsa. Temi concreti, analizzati in un’ottica di realtà, perché non è dei massimi sistemi che può occuparsi un Comune: è stato un po’ questo il filo conduttore degli approfondimenti che il suo gruppo, in quest’anno di lavoro, ha portato avanti fino a maturare la decisione di “fare sul serio” in vista della prossima tornata elettorale. Con ogni probabilità la lista sosterrà la candidatura del sindaco uscente, ponendosi come espressione della società civile più equidistante dagli estremismi, sia a destra sia a sinistra. Questo almeno farebbero supporre i punti programmatici sui quali il gruppo sta lavorando e che insistono su una sedimentazione dei percorsi avviati dall’attuale amministrazione, come l’attenzione al recupero edilizio e alla riqualificazione, la necessità dell’asse suburbano, una sempre migliore gestione dei rifiuti e una più forte rete, in campo sociale, tra Comune e terzo settore.
Dopo Lucca Civica, lista formatasi nel 2012 e rappresentata da 7 consiglieri e da 2 assessori al governo della città, si stanno delineando altre formazioni orientate a sostenere Alessandro Tambellini, con identità diverse e fuori dalle etichette di partito. Ha fatto la sua comparsa oggi su Facebook un nuovo profilo, ancora senza foto e senza contatti, forse un esperimento in fase di rodaggio social, denominato Sinistra con Tambellini, mentre una parte del Pd si starebbe organizzando per sostenere autonomamente il sindaco uscente qualora venga deciso di procedere con le primarie – ritenute inopportune da Tambellini senza una valutazione di merito sul suo operato che ne giustifichi la richiesta.
Sul tema pochi giorni fa il Pd regionale della Toscana ha emesso una circolare sulle modalità per le primarie in vista delle amministrative, che afferma che il sindaco uscente, dopo il primo mandato, è candidato di diritto del partito; tuttavia, possono presentare candidature alternative coloro che raccoglieranno il sostegno del 30 per cento dell’assemblea comunale o un numero di sottoscrizioni pari almeno al 15 per cento degli iscritti nel proprio Comune. Percentuali possibili da raggiungere, che lasciano lo scenario in casa Pd aperto e fluido, in attesa, forse, che l’esito del referendum lo chiarisca.