
Partito Democratico commissariato almeno fino alla scelta sulle eventuali primarie per le amministrative 2017. E’ questa l’ipotesi che al momento appare più probabile per il futuro del Pd dopo le dimissioni del segretario comunale, Francesco Bambini, presentate in segreteria lo scorso venerdì e che verranno formalizzate, con una comunicazione a tutti gli iscritti, nella giornata di domani (10 ottobre).
La questione sarà presentata alla direzione regionale del partito che indicherà la strada da seguire in un momento delicato, visto che siamo a meno di due mesi dal voto per il referendum costituzionale e visto che sempre a dicembre si dovrà concludere il percorso sul metodo per la scelta del futuro candidato sindaco.
La valutazione, però, è chiara. Andare alla scelta di un nuovo segretario comunale in questo momento politico potrebbe significare rinnovare lo scontro interno al partito, spaccato a metà in assemblea comunale fra renziani (leggermente maggioritari) e minoranza, che già si era verificato al momento della scelta fra Bambini e la lettiana Francesca Pacini. Ecco che la soluzione potrebbe essere commissariare il Pd comunale e affidarne le redini al segretario territoriale, Patrizio Andreuccetti. Dovrebbe toccare a lui, quindi, mantenere gli equilibri all’interno del Pd e cercare di ritrovare quell’unità che sembra di là da venire.
In questo senso negli ultimi giorni non sono mancati i mal di pancia. Da una parte la “sfida” del presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, che ha sostanzialmente iniziato, con tanto di addetto stampa e consulenti per la comunicazione, la propria campagna elettorale in vista di eventuali primarie di partito e di coalizione. Dall’altra la nascita di gruppi in sostegno del sindaco uscente Alessandro Tambellini.
Di ieri la nascita ufficiale di Sinistra con Tambellini, accolta con sospetto da alcuni iscritti del Pd. Soprattutto perché all’interno c’è, fra gli altri, un iscritto al partito di grande rilievo come l’assessore al bilancio Enrico Cecchetti. Per alcuni, infatti, questa scelta di campo sarebbe sintomo di una possibile scissione all’interno del partito sempre legata all’ipotesi di svolgere primarie che il sindaco Alessandro Tambellini non vorrebbe in vista di un secondo mandato.
Un’uscita, quella di Cecchetti & Co., che potrebbe acuire lo scontro e le differenze di vedute in un momento in cui il partito locale non solo non ha una guida ma è per gran parte impegnato verso il sì al referendum costituzionale.
Una situazione complicata, insomma, che nel frattempo lascia spazio al moltiplicarsi di iniziative civiche che “pescano” anche nell’area del centrosinistra o della sinistra. Proprio quando invece, nello schieramento opposto, si sta cercando con fatica un’unità che riesca ad esprimere un candidato unitario delle diverse anime della coalizione.
Tutte questioni che fanno pensare ad un autunno (e ad un inverno) caldissimi per la politica locale. E con scenari ancora tutti da definire.