Referendum, comitato civico per il sì e con Garzella

14 ottobre 2016 | 11:02
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Referendum, comitato civico per il sì e con Garzella

Anche Matteo Garzella ha il “suo” comitato per il sì al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. E’ stato costituito nei giorni scorsi il comitato Sì, Lucca avanti tutta, composto per ora da 35 cittadini di diversa estrazione senza alcuna appartenenza politica o partitica. Professionisti, insegnanti, impiegati, commercianti, studenti che hanno deciso, sempre all’interno della campagna nazionale Basta un sì, di appoggiare la riforma costituzionale Renzi-Boschi per “sostenere il cambiamento tanto di Lucca quanto del paese”.

Il promotore è proprio il presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, che ci tiene però a scindere il percorso verso il referendum da quello verso le amministrative 2017 per il quale è candidato in pectore alle primarie del Pd o del centrosinistra. Anche se questo raggruppamento civico non può che rappresentare un possibile abbozzo di un movimento a suo futuro possibile sostegno verso la candidatura a primo cittadino.
Il coordinatore è l’avvocato Giorgio Bilucaglia, la vicecoordinatrice è la collega Valentina Marcucci.
“Nel comitato – spiega Garzella – non ci sono persone che fanno politica attiva o isritti a partiti politici. Hanno aderito proessionisti, avvocati, ingegneri, consulenti del lavoro, artigiani, commercianti, impiegati, studenti. Come ho sempre detto il percorso referendario va a incrociarsi con quello verso le elezioni e sostenere il sì significa sostenere il cambiamento di Lucca e del paese. E’ questo è l’obiettivo che si dà il comitato e che lo differenzia da altri che si foccalizzano solo sul referendum”.
“Il comitato – spiega il coordinatore Bilucaglia – è nato in maniera spontanea, da richieste informali e conoscenze personali. Ma sotto il profilo giuridico vorrei concentrarmi su alcuni aspetti importanti della riforma. Innanzitutto la certezza dei tempi delle emissioni delle leggi e dei provvedimenti legislativi che verrebbero abbattuti ed eviterebbero il ricorso continuo alla decretazione di urgenza e alle questioni di fiducia. Poi, e questo è un dato importante e non adeguatamente sottolineato, l’estensione dei poteri alla cittadinanza, Mi riferisco al referendum propositivo, uno strumento che può permettere a raggruppaenti anche professionali non solo la possibilità di proporre leggi ma di avere una incisività notevole sui lavori del parlamento visto che le proposte di legge popolare o a iniziativa diffusa dovranno essere obbligatoriamente valutate dal parlamento”. Infine il ruolo delle Regioni: “Con la riforma si ritornerebbe a una situazione che il paese ha già vissuto fino al 1970 e nulla vieterebbe, comunque, di tornare indietro su certe decisioni. Di certo esiste la necessità di un contemperamento dei poteri soprattutto in riferimento alle regioni a statuto speciale. Non è da dimenticare poi anche la notevole liberazione di risorse per l’abolizione del Senato elettivo e per l’abolizione del Cnel”. “Votare no – conclude Bilucaglia – significherebbe rimandare le decisione per chissà quanti altri anni. Invece se c’è un malato si prova a cercare la medicina giusta e di sicuro questa medicina non è destinata a portare alla morte il paziente”.
Il comitato organizzerà nelle prossime settimane una serie di eventi per far conoscere i contenuti della riforma e sarà presente anche alle iniziative organizzate dalla Fondazione Pera e a Porcari dove saranno presenti, a sostegno del sì, il professor Francesco Paolo Luiso e il giudice Francesco Terrusi.
Sulla valenza politica della nascita del comitato ritorna Matteo Garzella: “Si tratta di una iniziativa autonoma rispetto ai comitati in seno al Pd – dice – Ci si deve infatti occupare del referendum ma anche di Lucca 2017. Questa città si migliora se si mettono in circuito le persone partendo da chi ha tanto da dire e può dare un contributo al migliorare Lucca. E’ fondamentale che ci sia un movimento di persone di questo tipo”. Si tratta quindi di un embrione di lista civica? “Dal niente non nasce niente – commenta Garzella – ma la politica va scissa da questa iniziativa. Ho comunque sempre detto che nella coalizione che intende governare questa città accanto a un forte Partito Democratico devono essere tante liste civiche espressione della società civile e di chi no ha esperienza diretta con la politica in grando di dare un contributo di energie e saperi a serviizio della comunità”.  “Intanto – prosegue – è nato questo comitato che è apolitico e che ha dato una bella risposta, perché è facile coinvolgere chi fa già parte di un partito, meno chi ha esperienze di altro tipo. Sono soddisfatto anche perché sono molti i giovani che partecipano visto che l’età media è di 35 anni”.
Non manca un cenno finale ai tanti movimenti che coinvolgono gli schieramenti di centrosinistra, dalla fuga in avanti di Tagliasacchi alla nascita di Sinistra con Tambellini e altri movimenti a sostegno del sindaco uscente: “Io – dice Garzella – vado avanti con il mio percorso e per dare un contributo alla nostra città. Ho sempre detto che la partita è fatta di fiumi carsici che si ingrossano ma a chi preferisce agire nelle  segrete stanze contrappongo il mio progetto alla luce del sole. La gente si è scocciata di questi giochetti, fatti di strategie e riunioni segrete. Preferisco parlare apertamente e presentare il mio progetto alla città. E sono l’unico a farlo da tre mesi a questa parte. In maniera trasparente e, in qualche modo, inconsueta”.
Questi i componenti del comitato Sì, Lucca avanti tutta: Paolo Balducci (avvocato), Paolo Bertocchini (ingegnere), Giuliana Boccaccini (pensionata), Renzo Canelli (dirigente industriale in pensione), Sonia Cassettari (avvocato), Mirella Cervetti (insegnante), Maria Pia Chiolero (pensionata), Francesco Crotti (ingegnere), Alessandro Davini (commerciante), Rita Donetti (avvocato), Naima El Hakkouni (commessa), Filippo Fanucchi (impiegato), Francesco Galli (artigiano), Martino Garzella (avvocato), Vincenzo Ghiselli (imprenditore agricolo), Andrea Gioffredi (operatore sociale), Debora Grando (studentessa universitaria), Luca Lanzini (insegnante), Luca Lucchesi (libero professionista), Valentina Marcucci (avvocato), Matteo Montanari (studente universitario), Alessandro Moriconi (impiegato), Elena Nardi (consulente del lavoro), Alessandro Pannucci (medico di famiglia), Francesco Pardini (operaio), Sara Pinochi (libero professionista), Laura Rosini (impiegata), Francesco Rovella (libero professionista), Sara Sacchelli (avvocato), Simone Salvini (ingegnere), Salvatore Santi (impiegato), Lara Stilman (impiegata), Gaetano Turcio (avvocato)