Sonnenfeld contro Angelini: “E’ lui il responsabile della cementificazione”

17 ottobre 2016 | 13:10
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Sonnenfeld contro Angelini: “E’ lui il responsabile della cementificazione”

E’ una critica frontale quella che l’ex consigliere comunale Guglielmo Sonnenfeld rivolge all’anima di Governare Lucca, l’ex senatore Piero Angelini. L’occasione per Sonnelfeld è fornita dall’ultimo scontro che si è consumato in consiglio comunale con l’assessore Serena Mammini sull’urbanistica. Ed è sull’urbanistica che si appuntano le critiche di Sonnenfeld, contenuta in una lettera aperta rivolta all’esponente di Governare Luca. “Insopportabile risulta, in ogni suo intervento nel dibattito urbanistico della nostra città – scrive Sonnenfeld -, l’assunto che lei non abbia responsabilità alcuna nel processo di cementificazione (semplificando) che ha recentemente investito la nostra città e prodotto tutto quello che sappiamo. Insopportabile quindi è ciò che manca, che non appare ma che chiunque abbia seguito le vicende urbanistiche della nostra amata città, è in grado di percepire”.

“Lei infatti, per farla breve – si legge ancora -, è stato l’abile stratega che, dopo il commissariamento, ha ricompattato il centrodestra dilaniato da lotte intestine e lo ha riportato alla guida della nostra amata città. Al cuore della sua azione vi era l’obiettivo dichiarato: stop alla cementificazione (sempre semplificando). La sua strategia ha prodotto il risultato opposto, la cementificazione è stata ancora, se possibile, più pervasiva di quanto progettato da Fazzi e Chiari. Un tragico fallimento. Ne prenda atto consigliere e ne assuma la responsabilità. In questo senso, purtroppo, lei si rivela già recidivo”, scrive Sonnenfeld ad Angelini.
“Ricordo bene – aggiunge -, all’apice della sua carriera politica, il progetto che definirei della Grande Lucca. Il disegno di una città con oltre centomila abitanti realizzato da quattro architetti con varianti urbanistiche (la cosi detta “banda dei quattro”), prevedeva anche, in competizione con l’odiata rossa Firenze, un’autostrada che, partendo dal casello di San Donato, unica infrastruttura rimasta in piedi di tale progetto ad occupare quasi inutilmente una porzione enorme di territorio, attraversando la piana e la Garfagnana, avrebbe riportato Lucca al centro dei traffici internazionali fino al centro dell’Europa. Un progetto che definire cementificatorio mi pare riduttivo e che contraddice con il ruolo politico che vorrebbe attribuirsi di ‘esclusivo difensore del bene comune’.
Anche in quel caso, e questa volta dico grazie a Dio, è stato sconfitto. Come lei si è permesso di frugare sulle ragioni ‘interne’ che avrebbero motivato la Mammini, mi permetto, consigliere, dopo aver ricostruito alcuni episodi che lo coinvolgono in prima persona, di avventurarmi a spiegare le motivazioni per le quali la sua attività politica risulta, ripeto, insopportabile. Lei, per vendicarsi di ex alleati traditori ma soprattutto, per cercare di nascondere, in primo luogo a se stesso, tutte le gravi responsabilità politiche in ordine alla cementificazione (semplificando), ha orientato tutte le sue forze a distruggere chiunque osi fornire una diversa narrazione delle citate vicende urbanistiche – prosegue Sonnenfeld -. Sopratutto quelli, come la Mammini, che fin dai tempi della militanza nella circoscrizione 7, e quindi ben prima che lei si svegliasse, hanno cercato di opporsi ed oggi porre rimedio ai danni prodotti. Questo suo orgasmo interiore che perdura dagli anni ’90, unito alla sua riconosciuta potenza di fuoco, gli impedisce di vedere soprattutto ciò che di buono sta nascendo intorno a lei e, faticosamente, malgrado lei. Si assuma le sue responsabilità, faccia politicamente un passo indietro, rimanga in consiglio ma a svolgere, nel suo significato letterale, il ruolo di consigliere, ce ne sarebbe bisogno. Altrimenti purtroppo, risulterà ogni giorno in più insopportabile anche a coloro che sempre meno si alimentano delle sue narrazioni”.