Urbanistica, Orsucci (Pd): “Partecipazione? L’amministrazione ha già fallito”

“Apprendiamo che l’amministrazione comunale sta nuovamente accingendosi a predisporre i desiderata o gli auspici per la modifica del piano urbanistico”. Comicia così la nota di Antonio Orsucci della segreteria comunale del Pd di Pietrasanta che passa all’attacco sull’urbanistica.
“Premesso che non si deve banalizzare un nobilissimo mezzo quale la partecipazione alla formazione dello strumento urbanistico – continua Orsucci – intendendolo esclusivamente come una ‘richiesta di’, invitiamo l’assessorato in questione ad informarsi in cosa consista autenticamente la partecipazione in urbanistica. A parte questo, lungi da noi calarsi nei panni di moderni aruspici, ma ci sembra di assistere ad un altro déjà-vu, l’ennesima replica di un passato che purtroppo non ha portato a nulla di buono e concreto”.
“Già tra la primavera e l’estate del 2009 – spiega – i pietrasantini furono chiamati a presentare i loro desideri per il regolamento urbanistico da predisporre, ne arrivarono a centinaia, per lo più confezionate su misura, magari pagate salate dagli speranzosi cittadini, con promesse sparse al vento proprio come certa propaganda a cui oggi continuiamo ad assistere”.
“Alla fine – siamo alla primavera del 2010 – di tutte quelle manifestazioni d’interesse, solo alcune andarono a calarsi nella bozza di un piano urbanistico che mai vide la luce. Forse è il caso di chiedersi perché, come a suo tempo il Pd e la giunta precedente fecero. Una volta studiata la bozza di regolamento urbanistico giacente negli armadi, ed esaminate le manifestazioni d’interesse – prosegue Orsucci – ci si rese conto che quanto era stato previsto in termini di trasformazione del territorio aveva ben poco a che fare con le basi della buona urbanistica: una manciata di previsioni sparpagliate sul territorio senza una logica pianificatrice. Per non parlare dei possibili sforamenti al dimensionamento del numero di alloggi ammesso se solo fosse stato approvato.
Quella bozza fu accantonata, perché uno strumento urbanistico non si fa così, a richiesta, accontentando solo qualcuno o buttando sul territorio lotti edificabili come se piovessero, e per di più sotto campagna elettorale”.
“Invitiamo – conclude – l’amministrazione a pensarci bene prima di intasare nuovamente gli uffici con migliaia e migliaia di richieste ed auspici, perdendo, o prendendo, così, ancora tempo. Ricordiamo inoltre che l’attuale giunta ha voluto spendere ingiustificatamente altri soldi pubblici per interpretare i punti ritenuti oscuri dell’attuale regolamento urbanistico: che aspetta quindi a farlo funzionare al meglio, magari migliorandolo, aggiornandolo con le nuove disposizioni in materia, rendendolo attuale ed attuabile, e facilitare così il lavoro dei tecnici esterni con chiarezza e disponibilità degli uffici. Fate partire questo futuro, senza ricominciare da capo, senza percorrere strade vecchie e già battute”.