
Candidato e programma del centrodestra entro 15 giorni. Ma c’è chi non ci crede. In Palazzo Ducale, ieri, all’annuncio dal rappresentante regionale della Lega Nord Francesco Pellati qualcuno ha sgranato gli occhi e scosso la testa. Ignaro, evidentemente, delle manovre che stanno coinvolgendo i vertici dei tre principali partiti della coalizione di centrodestra e dei tre possibili nomi di candidato a sindaco su cui si sta discutendo sui tavoli delle trattative.
E’ quella “fronda” di Forza Italia, che ha i suoi referenti politici nazionali nel senatore Altero Matteoli, attualmente ancora responsabile nazionale per la composizione delle liste elettorali su incarico di Berlusconi e Maurizio Gasparri. Almeno cento, fra iscritti ed eletti nei consigli comunali e provinciali del territorio che, prima dell’incontro di ieri nella sala del consiglio provinciale, hanno chiesto un confronto urgente al responsabile regionale, Stefano Mugnai. In quella sede, e prima di sentire qualcosa che evidentemente ha già raggiunto un grado elevato di maturazione, hanno presentato le proprie istanze, fra le quali quelle di rendere operativi i coordinamenti comunali del partito azzerati dal nuovo corso Mallegni-Marchetti, anche in vista della tornata elettorale della prossima primavera. Mugnai avrebbe risposto che non era quella la sede adatta per una discussione così delicata, rimandando il tutto a una nuova riunione del partito in cui affrontare le criticità.
Ma l’idea di Mugnai è emersa durante la presentazione del percorso che porterà a individuare la candidatura del centrodestra alle amministrative 2017. “Le elezioni ci vengono bene – ha detto – anche perché ci sono le preferenze e sarà l’occasione di contarsi”. Come dire, spazio nelle liste alla “minoranza” del partito e poi si vedrà chi davvero porta i voti in città per poi conformare l’azione degli azzurri.
Una posizione che non ha soddisfatto, per ora, la “fronda”, che attende una maggiore apertura alle proprie istanze. Lo strappo, insomma, al di là della patina di unità che si è voluta mostrare nell’appuntamento di ieri, con la convocazione di tutti all’appuntamento di Palazzo Ducale (La migliore risposta – ha detto sostanzialmente Mugnai – è che nelle prime file ci sono esponenti di quella parte che critica la conduzione del partito, ma la dialettica è forza e non debolezza).
E per gli altri Comuni che vanno al voto? “Ci stiamo lavorando”, hanno detto in coro i rappresentanti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Sintomo che anche altrove non tutte le caselle, ancora, sono andate al loro posto. E che per ripetere gli exploit di Grosseto, Arezzo, Montevarchi e Cascina ancora un po’ di strada c’è da fare. Sempre che il centrosinistra non contribuisca a spianarla con le sue strategie.
Enrico Pace