Scontro nel Pd, Andreuccetti: “Basta populismo”

14 novembre 2016 | 10:49
Share0
Scontro nel Pd, Andreuccetti: “Basta populismo”

Parole pesanti, accuse e minacce di querele. Il clima nel Pd è rovente, al punto che il segretario territoriale del partito, Patrizio Andreuccetti, è costretto ad intervenire dopo lo scontro su Facebook fra il presidente del consiglio comunale, Matteo Garzella, e il capogruppo del Pd a Lucca, Francesco Battistini. Una tensione esplosa per un post di Garzella in cui si riferiva di una presunta aggressione ad una donna da parte “di un extracomunitario”, che in realtà non aveva alcuna conferma (Leggi). A quel punto lo scambio di idee nei commenti è sfuggito di mano, fra insulti e minacce di querele. Andreuccetti invita ad abbassare i toni, con un intervento fermo: “Via da noi il populismo più spicciolo”. Basta, dice Andreuccetti, parlare alla pancia della gente e voler apparire ogni giorno sulla stampa “per strappare qualche voto”.

“La corsa alla visibilità a tutti i costi genera toni che non hanno alcun senso di esistere – spiega -. Insulti, querele, ma dove siamo? Da una parte si chiede rispetto per il partito, cosa che ognuno reclama, e allo stesso tempo altro non si fa che uscire sulla stampa con i pretesti più assurdi pur di avere qualche riga mancando di rispetto al partito stesso”.
“La situazione del Pd comunale è complessa e la risolveremo, ma vedere dibattiti al vetriolo come quello tra Garzella e Battistini non aiuta nessuno. Dico perciò ad ognuno di abbassare i toni, di farla finita con un battibecco continuo sulla stampa che crea solo confusione. Sia chiara una cosa, il parapiglia alimentato non cambia quello che è uno stato di cose certo: a decidere della propria politica su Lucca sarà il Partito democratico nei suoi organismi e nella sua autonomia e, che a qualcuno piaccia o no, questo stato di cose non sarà cambiato da dibattiti al vetriolo e senza contenuti. Sarebbe utile – aggiunge il segretario comunale – che gli esponenti del nostro partito tutti lasciassero da parte gli interventi dove regna assoluto il populismo più spicciolo, quello che pensa di strappare qualche voto parlando alla pancia, ma che in realtà conquista, ammesso che vi riesca, qualche consenso temporaneo, fine a sé stesso, che girerà la testa altrove non appena si accorgerà di una sparata populista ancora più accattivante. Chi serve le istituzioni dovrebbe dimostrare un alto senso della virtù e della delicatezza del ruolo che riveste, avere una visione a lungo termine, di prospettiva, e non agire come se il mondo finisse alla successiva visibilità di un post su Facebook. La virtù rimane, lascia tracce profonde, un posto su Facebook scompare non appena scorre avanti la home”.
Sui continui battibecchi in casa Pd a Lucca interviene anche il segretario regionale del Pd, Dario Parrini, a margine di un seminario per il sì al referendum: “Penso che in questo momento i conflitti dovrebbero stare a zero, e vedo però bene la situazione di Lucca e anche di altri comuni al voto nella prossima primavera, perché tutti i sindaci in carica e tutto il gruppo dirigente sono impegnati e schierati per il sì. Sino al 4 dicembre la priorità è il referendum”, ha detto Parrini. “Dei percorsi e degli esiti di selezione delle candidature – avverte parleremo dopo il referendum. Farlo adesso è senza senso politico”.
Sulla possibilità che a candidarsi l’anno prossimo nel capoluogo lucchese possa essere addirittura l’ex sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro Parrini ribatte: “È realistico che sino al 4 dicembre pensiamo soltanto al referendum”.