Referendum, a Porcari nasce comitato per il sì con esponenti vicini al centrodestra

15 novembre 2016 | 17:22
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Referendum, a Porcari nasce comitato per il sì con esponenti vicini al centrodestra

È nato a Porcari, con l’adesione di molti cittadini, un comitato indipendente, di ispirazione di centrodestra, a sostegno del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Si chiama Porcari sì e “si rivolge e si propone di dar voce e rappresentanza a quella parte di elettorato moderato, centrista, liberale e riformista di Porcari che – al di fuori del Pd – non si arruola tra gli sfascia-carrozze, non adotta la filosofia del ‘tanto peggio, tanto meglio’, né si fa sedurre dalle lusinghe populistiche”. Il comitato ricorda a tal proposito che “Berlusconi, anche recentemente, ha opportunamente precisato che Forza Italia non è un partito di destra ma una formazione politica di centro”.
Porcari sì aggrega dunque persone di centrodestra, ex Forza Italia ed ex Udc in sintonia con le posizione già espresse, anche a Lucca dai presidenti Casini e Pera.

Porcari sì “è l’espressione di quanti, anche a Porcari e responsabilmente, si battono affinché l’Italia, che sta muovendo i primi timidi passi verso una debolissima ripresa, non rischi ‘una crisi politica al buio’ come quella che deriverebbe dalla vittoria del no sostenuto da un fronte senza progetto politico, talmente eterogeneo da rappresentare tutto e il contrario di tutto il cui unico obiettivo è affossare il Governo (e l’Italia)”. Si legge ancora nella nota che il comitato è “costituito dai porcaresi che sostennero anche la riforma costituzionale del 2006 e che coerentemente ritengono da anni che l’Italia abbia bisogno di un ammodernamento anche nei suoi istituti costituzionali riconoscendo, da un lato, il prestigio della nostra Costituzione e, dall’altro, la necessità di istituzioni più snelle (meno stato più società), efficienti (troppo spesso in campo economico e sociale le misure arrivano ‘a babbo morto’) e una profonda semplificazione della macchina burocratica per troppi aspetti inutile e matrigna”, invitando quindi “ogni cittadino di Porcari, al di là degli schieramenti tradizionali, a scendere in campo per un’Italia più libera e solidale: per dire sì all’abolizione definitiva delle province (senza la cancellazione delle province dalla Costituzione rimarrà l’attuale caos), per dire sì all’abolizione di istituti ‘mangiasoldi’ come il Cnel, per dire sì al coinvolgimento dei territori nel processo legislativo (con il nuovo senato la voce delle comunità locali siederà in parlamento), per dire sì a una nuova divisione delle competenze tra stato e Regioni con nuovi piani nazioni in campi strategici come la sicurezza, l’energia, il turismo, la gestione del territorio e, soprattutto, la sanità azzerando le attuali costosissime 20 politiche sanitarie regionali con sprechi accertati, rischi di corruzione ed inaccettabili differenze di trattamento per i cittadini-pazienti”.