Fantozzi, nuovo appello per l’unità del centrodestra

23 novembre 2016 | 19:25
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Fantozzi, nuovo appello per l’unità del centrodestra

Fantozzi, nuovo invito all’unità per vincere le amministrative di Lucca. Il sindaco di Montecarlo, già dai tempi delle provinciali alla ricerca di una soluzione per la crisi del centrodestra, che metta insieme partiti tradizionali e civismo torna a fare appello al senso di responsabilità dei politici: “Che si guardi al livello nazionale o al livello locale, niente cambia – dice Fantozzi – gli unici veri avversari del centrodestra restiamo sempre noi stessi. Nonostante la deriva minimale sul sì referendario di una parte della nostra area in Lucchesia, dove non tutti sono certo stolti od opportunisti, malgrado le divisioni e gli scivoloni continui delle amministrazioni a guida Pd di cui non riusciamo ad approfittare, benché il seme dei Cinque Stelle non metta radici offrendoci ancora ampi spazi di manovra, la fatica a ritrovare un equilibrio e con esso una sintesi politica resta un handicap tutto del centrodestra”.

“Quando a dividerci non sono i motivi di parte e non lo sono i contenuti e nemmeno tanto le idee – prosegue Fantozzi – ecco che l’elemento personale si fa sentire con tutto il suo drammatico, inevitabilmente pubblico, strascico. Non ce lo possiamo permettere, da un bel pezzo in realtà, che la posta in gioco è troppo più grande ed importante che di qualsiasi posizione personale. Sono stati compiuti, infatti, da tutto il centrodestra lucchese, in un contesto per esso difficile, passi importanti che vanno nella giusta direzione e che non possono andare perduti”.
Passi che non possono prescindere, secondo Fantozzi, dal dialogo con le liste civiche, come un’Agenda per Lucca ormai orfana del suo primo promotore Michele Francesconi: “Non poche tra le liste civiche e gli amministratori del resto della provincia – dice ancora il sindaco di Montecarlo – rianimatesi e raccordatesi in occasione del voto provinciale, hanno guardato al voto per il comune di Lucca come ulteriore momento per agevolare una ricostruzione politica, su nuove basi del centrodestra, trovando in Agenda l’arbitro ideale tra civismo e partiti. Questi ultimi inoltre resisi disponibili, a prescindere addirittura dall’esito referendario, a correre uniti. Abbiamo però considerato appena sufficienti queste condizioni, perché è altresì necessario ampliare questo progetto alle espressioni civiche ed alle forze di centro orientate a destra, perché il cemento di questa aggregazione dovranno essere i contenuti programmatici da cominciare a condividere con il cittadino, perché è suicida affidarsi alla sola figura di un possibile candidato come panacea di ogni nostra mancanza politica”.
“Ma sono obiettivi ancora a portata di mano – conclude – Per questo l’invito è tornare subito al tavolo di lavoro, sgombrato dalle questioni di ordine personale, con vista su Lucca, che è e resterà l’unico possibile riferimento di tutti”.