Butelli contro Garzella: “Cosa ha fatto negli ultimi 15 anni?”

27 novembre 2016 | 10:04
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Butelli contro Garzella: “Cosa ha fatto negli ultimi 15 anni?”

Garzella, c’è chi dice no. E’ un j’accuse contro le modalità di comunicazione del neocandidato alle primarie per sindaco di Lucca quello di Leonardo Butelli, personaggio pubblico molto impegnato nel sociale, che mette sotto la lente l’azione politica del presidente del consiglio comunale.
“L’insistenza con la quale Matteo Garzella – dice – compare sui social network e sulle pagine della comunicazione locale ha raggiunto il suo climax, il punto più alto di un procedere scomposto e lontano dal buon senso che i cittadini si aspetterebbero da un presidente del consiglio comunale. Egli riveste un ruolo istituzionale prima che partitico che non gli permette, secondo i principi del buon senso, prima che della opportunità politica, di coinvolgere i cittadini in un agone tutto interno al partito di cui egli fa parte”.

“I cittadini – dice Butelli – già esasperati dalla campagna referendaria, che ha assunto ormai i toni di una vera chiamata alle armi, non hanno bisogno ogni santo giorno di sentire il dottor Garzella chiamare in causa il sindaco su una molteplicità di temi che niente hanno a che vedere con il governo della città, che come tante altre, vive uno dei momenti più travagliati della storia di questi ultimi trent’anni. In fondo ciò di cui il corpo sociale di lucca, che lavora con pochi euro, che è disoccupato, che non ha sufficienti risorse economiche per far fronte ai tanti impegni della vita, che chiede rigore ed efficienza per la salute, più sicurezza, cosa vuoi che gli importi se il sindaco è fedele al partito, se il sindaco rinuncia al compenso per darlo ai terremotati, se il sindaco è o no in sintonia con il partito, se si devono o no fare le primarie del Ps. E poi quali primarie? Con quali modalità, e chi voterebbero, gli iscritti al Pd o tutto il centrosinistra? O tutti i cittadini?”.
“Tutto questo agitarsi di Garzella . commenta Butelli – evidenzia un topos della comunicazione, tra l’altro in auge negli anni in cui era presidente del Consiglio Berlusconi, che tende a scredita l’avversario politico ponendolo agli occhi dei cittadini come il traditore della causa di una fazione, o peggio ancora come l’uomo inadeguato, che non ha compreso la complessità dei meccanismi amministrativi e istituzionali. Questo i lucchesi, o almeno una buona parte di essi, non lo pensa, perché di problemi questa amministrazione ne ha affrontati e risolti. Possiamo essere o meno d’accordo sul merito, c’è sempre un meglio a quel che tutti fanno ogni santo giorno, ma non si può dire che è stato immobile di fronte al depauperamento della vita pubblica, o alle molteplici problematiche dei servizi sociali, al governo del territorio; dai rifiuti, e ai tanti cantieri aperti per migliorare, nei limiti delle ristrettezze di bilancio, la circolazione delle auto, la conservazione dei beni monumentali e culturali, ai diritti dei bambini e dei giovani, al decoro cittadino, all’attenzione alle periferie, al grande tema del lavoro, alle problematiche dei profughi eccetera”.
“Molte cose rimangono da fare – conclude Butelli – llora da modesto cittadino e lucchese adottivo, mi domando: quali primarie? Perché? Aperte a chi? Con quali finalità? Se Garzella vuole candidarsi si candidi ma non strumentalizzi l’operato degli altri, guardi cosa ha fatto lui in 10 anni da consigliere comunale e 5 da consigliere di circosrizione. Sta sereno Matteo, candidati pure, così almeno per altri cinque anni sai cosa fare”.