
Lo storico dell’arte Luca Nannipieri, fra i papabili candidati sindaco per il centrodestra, esprime il suo no ai campi nomadi a Lucca. “Camminando vicino al cimitero e sull’argine bellissimo che costeggia il centro cittadino, sono stato selvaggiamente minacciato dagli occupanti abusivi del campo nomadi che tra auto incendiate, rottami di lavatrici, sporcizia colossale, roulotte, detriti, si sentono padroni incontrollati di uno spazio pubblico che è diventato una merda e che è sotto il loro pieno e intimidatorio controllo. Se ero una donna, rischiavo di essere violentata”.
Prosegue quindi Nannipieri: “Ho avuto paura della mia incolumità, come fossi a Baghdad in Iraq o a Palmira in Siria. Basta ipocrisia, basta politicamente corretto. Il prossimo sindaco o usa le ruspe o chiama l’esercito. Non ci sono mezze misure contro chi non vuole rispettare le più comuni regole della convivenza civile”. E rincara poi la dose, usando la seconda persona: “Se minacci violenza nella pacifica Lucca, noi arriviamo con una forza incomparabilmente più potente. O cambi o ti schiacciamo, come facciamo con i terroristi e con la criminalità organizzata. O ruspe o esercito”. E prosegue con un giudizio sull’operato dell’attuale sindaco: “Fare come Tambellini che vuole dare le case popolari a loro per liberare il campo nomadi delle Tagliate non serve a nulla, anche perché le case popolari le riaffittano e per loro diventano motivo di lucro. O ruspe o esercito. O cambi e rispetti le nostre regole o ti schiacciamo – ripete Nannipieri – le nostre donne, i nostri bambini, i nostri ragazzi, tutti noi, non possiamo avere paura di essere derubati, minacciati, nella nostra città. Mi hanno intimato camminando pacificamente: ti veniamo a trovare sotto casa e te la facciamo pagare se parli di noi. Questi atteggiamenti violenti, intimidatori, dobbiamo reprimerli con la massima durezza. O cambi o ti schiacciamo”. E conclude: “Questo deve fare un sindaco, d’accordo con le forze dell’ordine. I cittadini pacifici saranno tutti dalla sua parte”.