Per Lucca rende omaggio a Burlamacchi e dice no alla festa della Toscana

Per Lucca e i suoi paesi dice no alla festa della Toscana e invita i Comuni di Lucca e Capannori a disertare le iniziative organizzate per “questa pseudocultura” e i loro rappresentanti a partecipare alla deposizione della corona al monumento di Burlamacchi in piazza San Michele, “prima vittima dell’egemonia granducale”, dicono, per stasera (30 novembre) alle 19.
“Il tema stesso della festa della Toscana 2016 prefigurava un falso storico da calarsi sulla Lucchesia. Ecco il tema come lo si trova nel sito della regione: ‘modernizzazione e riforme del Granduca Pietro Leopoldo con particolare riferimento all’istituzione delle comunità, alle bonifiche ed alle infrastrutture’. Un bel tema, non c’è che dire. Ci domandiamo però, e con noi supponiamo se lo domandi chi ha un po’ di cultura storica, cosa c’entri Lucca con Pietro Leopoldo e con la sua politica. Lucca nel XVIII secolo non faceva parte del Granducato, per cui Pietro Leopoldo a Lucca e nella sua pianura non fece bonificare o istituire un bel nulla. Pensiamo che non sia un caso che, sul sito del Comune di Lucca il titolo sia quindi diverso da quello che compare su quello della regione. A Lucca infatti il titolo è ‘modernizzazione e riforme dall’età del Granduca Pietro Leopoldo’. Come si vede il del diventa un dall’età del e questo non è un caso. I comuni di Lucca e Capannori, sempre pronti a scattar sull’attenti quando da Firenze giungono ordini, hanno imbastito uno stentoreo e discutibile programmino di manifestazioni. Val la pena di riportare, naturalmente virgolettato, il titolo delle conferenze che si stanno svolgendo nelle scuole secondarie di Capannori. Come si vede, dato che Pietro Leopoldo, cui principalmente la “festa” è dedicata, Lucca non la governò mai, son costretti a ripiegare sul successivo Leopoldo II, ‘monarca illuminato’ che regnò sulla pianura lucchese per soli dodici anni. Le bonifiche di cui si va a trattare (quelle del lago di Sesto per dirla alla lucchese e non alla toscana) furono un danno per l’ecosistema della nostra pianura e per le popolazioni che vivevano sul lago e del lago, le quali non furono certo contente di quanto venne loro imposto”. Per Lucca prosegue poi mettendo nel mirino le varie iniziative organizzate e “chiede ai sindaci di Lucca e Capannori – si legge in una nota – di finirla con questa pseudocultura che tratta i lucchesi come gente da colonizzare. Invitiamo invece Tambellini e Menesini ad intervenire stasera, alle 19, alla cerimonia contro la festa della Toscana che si terrà, come sempre, in piazza San Michele. Nel corso della cerimonia porremo una corona di fiori al monumento di Francesco Burlamacchi, primo martire dell’assolutismo granducale”.