Garzella: “Sì al referendum e si cambia anche Lucca”

1 dicembre 2016 | 16:40
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Garzella: “Sì al referendum e si cambia anche Lucca”

Il presidente del consiglio comunale, Matteo Garzella, vota sì al referendum. E coglie l’occasione dell’appello al voto per rinnovare la polemica con il sindaco Alessandro Tambellini, rinfocolando anche la polemica dell’aiuto ai terremotati.

“Purtroppo – dice Garzella – ad oggi devo registrare il totale disinteresse del sindaco che ha addirittura bollato in modo vergognoso le iniziative a favore dei terremotati come un divertimento. Il mancato sostegno del primo cittadino ha fatto sì che la mia prima proposta di donare la metà dei soldi incassati nell’edizione 2016 di Lucca Comics, soldi pubblici di una società interamente del Comune, per i terremotati non avesse seguito. Resta la donazione del mio stipendio da presidente del consiglio, anche in questo caso un gesto che nessun altro amministratore ha seguito come invece io auspicavo”. Sulla donazione ai terremotati dell’incasso di Lucca Comics Garzella aveva anche proposto una consultazione sul web: “L’iniziativa della consultazione on line per far scegliere ai cittadini se sono a favore di un aiuto concreto ai terremotati a questo punto la presenterò io a gennaio ma non domenica, come avevo previsto in un primo momento, perché domenica dobbiamo concentrare tutte le forze sull’andare a votare e a votare sì”. Garzella sottolinea come il voto referendario sarà anche un voto legato alla voglia di cambiamento a Lucca: “Sarà un sì al miglioramento del paese e anche di Lucca. E quindi un inizio di sì anche alle proposte come la mia per aiutare a far ripartire territori devastati dalle tragedie naturali. Contro il no di tanti amici del sindaco come i due capogruppo di Pd e Lucca Civica che non a caso hanno sostenuto sui social o sui giornali di non volere né il cambiamento portato dalla riforma costituzionale né l’aiuto ai terremotati”. “Probabilmente – conclude Garzella – condividono col sindaco la stessa idea cinica che aiutare i terremotati sia solo un gioco”.