
“I pareri di Anac e Antitrust bocciano la scissione asimmetrica ideata da Tambellini e Bortoli”. Lo afferma Marco Martinelli presidente del gruppo di Forza Italia commentando i pareri pervenuti a Palazzo Orsetti dalle autorità, fornendo un’interpretazione opposta rispetto a quella dell’amministrazione.
“Tambellini e Bortoli – attacca Martinelli – hanno buttato al vento due anni di lavoro su un’unica ipotesi (scissione asimmetrica) con una spesa a carico della collettività di oltre 250mila euro per richiedere pareri legali e consulenze che avallassero la loro scellerata scelta di svendere la Gesam. Oggi il sindaco – aggiunge Martinelli – per giustificare il suo operato, tenta ancora una volta di mistificare la realtà, presentando come favorevoli, i pareri delle autorità che invece evidenziano chiaramente la non possibilità di perseguire l’idea messa in campo dall’amministrazione di negoziare privatamente con Toscana Energia lo scambio azionario di quote Gesam. In particolare – prosegue Martinelli- l’autorità garante della concorrenza e del mercato ha ravveduto la necessità di ‘formulare alcuni rilievi riguardo ai possibili effetti restrittivi della concorrenza derivanti dalla delibera del consiglio comunale di Lucca 17 del 31 marzo 2015 con la quale è stato approvato il piano di riassetto delle società partecipate. E’ ridicolo – attacca Martinelli – come l’amministrazione cerchi di tenere in piedi la fattibilità dell’intera operazione, riferendosi al decreto legislativo 175/2016 (decreto attuativo della Legge Madia sul tema delle società partecipate) quando il 25 novembre scorso la legge Madia è stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta proprio in merito agli articoli riguardanti le società partecipate e servizi pubblici. E’ noto inoltre che nei giorni successivi alla clamorosa pronuncia della consulta il Governo ha ritirato in autotutela i due decreti attuativi della legge Madia riguardanti i servizi pubblici e la dirigenza delle pubbliche amministrazione, non ancora pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Per il decreto 175/2016, non ha potuto farlo perché pubblicato in data antecedente (23 agosto 2016). Una nota Anci, di questi giorni, ha rilevato sì che il decreto 175/2016 non è formalmente decaduto, ma segnala che ne è attesa una modifica sostanziale da parte del Governo, modifica che tra l’altro dovrà passare dalla conferenza unificata Stato- Regioni. Quindi anche l’Anci smentisce clamorosamente il sindaco che continua a far leva su decreti che saranno nella realtà profondamente modificati. È inoltre importante- dichiara Martinelli-evidenziare come l’antitrust inviti il Comune di Lucca ‘a comunicare entro 45 giorni le iniziative che intenderà intraprendere per assicurare le corrette dinamiche concorrenziali nello svolgimento delle suddette operazioni’. Siamo curiosi di vedere come Tambellini e Bortoli dimostreranno ad Anac e Antitrust la contemporanea convenienza economica dell’operazione di scissione per il Comune di Lucca e per i 104 Comuni soci di maggioranza di Toscana Energia. Se invece la convenienza fosse tutta per il Comune di Lucca, come potranno gli altri 104 Comuni giustificarla ai sensi del decreto Madia? Siamo sicuri – conclude Martinelli – che i fatti ci daranno ragione e riusciremo ancora una volta a sventare i ripetuti errori di Tambellini e Bortoli già costati alla città centinaia di migliaia di euro in termini di pareri legali e consulenze, evitando conseguentemente un futuro incerto alle società del gruppo Gesam, ai lavoratori e all’indotto”.