Marcucci: referendum, sconfitta senza mezzi termini

4 dicembre 2016 | 23:09
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Marcucci: referendum, sconfitta senza mezzi termini

“Il popolo ha sempre ragione”. E’ amareggiato il senatore del Pd, Andrea Marcucci ma non si nasconde dietro ad un dito. Quando ormai “si sta delineando una sconfitta senza mezzi termini del sì” il senatore esce allo scoperto e commenta a caldo l’esito di un voto che anche a Lucca, come a Barga (dove il no ha vinto con il 54,5% delle preferenze) ha visto sconfitte le ragioni del sì.

“Gli elettori – osserva Marcucci – si sono comportati al referendum come nel caso di una elezione politica, ed il Pd ha fatto la sua battaglia contro l’intero arco parlamentare. Peccato, con questa sconfitta, per anni non si parlerà più di fine del bicameralismo e di riduzione del numero dei parlamentari”.
La delusione del senatore è anche quella del segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti, che usa una citazione come primo commento all’esito del voto per il referendum: “‘Fare politica contro qualcuno è facile, fare politica per qualcosa è difficile ma è più bello’. Orgoglioso – aggiunge Andreuccetti – di aver fatto parte di questa sfida. Il variopinto fronte del no ha vinto e ora ha il compito di fare una proposta per il paese. Io tifo sempre per l’Italia”. Sugli effetti che l’esito del voto al referendum potranno avere sul locale, e in particolare in vista delle elezioni amministrative del 2017 a Lucca, il segretario territoriale del Pd non si sbilancia: “Ogni ragionamento di questo tipo è prematuro – osserva – e forse anche poco opportuno, perché quello di oggi si è rivelato un voto politico su una persona: la maggior parte è andata a vota per Renzi sì o Renzi no. E’ chiaro che non sarebbe potuta andare diversamente ed è un peccato perché la sensazione è che non si sia votato per il merito del quesito stesso, bensì pro o contro il governo Renzi. E’ stata sì una sconfitta – prosegue -, ma se si va a vedere a livello locale mi sembra che, se è vero che questa è stata una valutazione sul premier o sul Pd i numeri non sono certo quelli di una disfatta”.
“È inutile girarci intorno – commenta invece l’assessore di Lucca Francesco Raspini, che si è impegnato personalmente nella campagna per il sì -. Dopo tutti questi mesi di impegno la delusione è tanta. Credo che l’Italia abbia perso una straordinaria occasione per cambiare in meglio. È la democrazia e quando si perde si accetta, anche se fa male”.