


Percorsi di mobilità sostenibile per abbattere l’emissione di polveri sottili nell’aria. E’ questo il progetto del Comune di Lucca, degli altri Comuni della Piana e di Massarosa con cui entro gennaio gli enti hanno intenzione di partecipare al bando ministeriale previsto dal collegato ambientale della finanziaria del 2015.
A presentare il progetto alla commissione lavori pubblici presieduta da Francesco Battistini l’assessore all’ambiente Francesco Raspini e il dirigente del Comune di Lucca Mauro Di Bugno.
“Il ministero dell’ambiente – spiega Raspini – finanzia con 35 milioni di euro progetti sperimentali di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro per contribuire a diminuire strutturalmente l’emissione di Co2 e di Pm10. Abbiamo lavorato per tutt l’anno in corso per il progetto da presentare come Comuni del Pac e con Massarosa, che si è segnalato come Comune modello con il bike-to-work, in collaborazione con l’istituto di alti studi Sant’Anna di Pisa. Il partenariato, infatti, deve rappresentare un ambito di più di 100mila abitanti e per attivarlo serve una convenzione da approvare in consiglio comunale entro il prossimo 10 gennaio. Lo stanziamento massimo per il progetto è di un milione di euro con cofinanziamento del 40 per cento”.
“Il bando – spiega ancora Raspini – finanzia interventi infrastrutturali come piste ciclabili o simili, interventi di mobilietà pubblica e prestazioni di servizi. Le nostre idee sono due e riguardano lo spostamento casa-lavoro e casa-scuola”.
Lo spostamento casa-lavoro
“Si parla tanto – spiega l’assessore – di debolezza del trasporto pubblico locale, ma finora mancava un sondaggio della domanda. Abbiamo dunque guardato ai grandi aggregatori di mobilietà e abbiamo sottoposto alle persone un questionario per capire le esigenze dei dipendenti (provenienza, turno, spostamenti, etc.). Dalla mappa della mobilità, quindi, siamo potuti passare alla progettazione di alcuni luoghi di scambio per poi arrivare a una forma di spostamento collettivo. Quello che vogliamo sono mezzi pieni, che si possano prenotare e sviluppare, con una app dedicata per gestire il servizio in base ai turni di lavoro. Non sarà trasporto pubblico, né in concorrenza con il trasporto pubblico ma un servizio riservato e del tutto sperimentale. Si tratta, insomma di individuare uno o due luoghi che verranno servizi da un mezzo dedicato e di cui si verificherà l’esito della sperimentazione nell’arco di due anni. Chi si recherà in questi punti, inoltre, con car sharing o bici maturerà dei punti per ottenere dei rimborsi. Incentivi che verranno valutati sulla base dei chilometri fatti in bici o con un’auto condivisa. Per individuare chi svolgerà il servizio, inoltre, faremo un bando, visto che dopo il primo contatto con il Ctt Nord, l’azienda ha deciso di non aderire inizialmente al progetto. Ovviamente i percorsi devono garantire orari precisi e devono essere paragonabili, per durata, agli spostamenti attuali, in base ai turni di lavoro e alle possibili variazioni”.
Il percorso casa – scuola
Con le scuole sono stati progettati percorsi specifici di pedibus per gli studenti delle primarie e infrastrutturali per le scuole superiori. “Si va – spiega Di Bugno – dal potenziamento dell’attuale rete pedonale e ciclabile, alla costruzione di marciapiedi, al potenziamento del servizio pedibus. Anche in questo caso ci sarà una selezione delle scuole sperimentatrici ed un sistema di coprogettazione con gli studenti per migliorare le tratte urbane ed extraurbane per il trasporto sostenibile”.
In entrambi i casi, come ha spiegato l’assessore, si tratta del tentativo di un intervento strutturae al di là delle decisioni emergenziali. E il tema del cofinanziamento non preoccupa: “Il cofinanziamento – spiega Raspini – in parte è fatto attraverso il personale utilizzato per il progetto, in parte con opere già previste negli strumenti di programmazione delle opere pubbliche approvati dal Comune”.
I soggetti interrogati dal questionario sono stati studenti e insegnanti del comprensivo del centro storico, dell’Iti Fermi Giorgi e del liceo scientifico Majorana per la scuola e di pendenti di Asl e ospedale di Lucca, Comune di Capannori, Lucart e Sofidel per il lavoro.