Martinelli e Fava: “Scandaloso bando gender della Provincia”

17 dicembre 2016 | 17:22
Share0
Martinelli e Fava: “Scandaloso bando gender della Provincia”

“E’ scandaloso che la Provincia di Lucca finanzi progetti propedeutici alla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole”. E’ di netta contrarietà la posizione di Marco Martinelli presidente del gruppo di Forza Italia e del consigliere Lido Fava sul bando della Provincia di Lucca rivolto alle scuole di ogni ordine e grado anche del Comune di Lucca che permetterà di finanziare progetti didattici che attuino percorsi mirati a contrastare gli stereotipi di genere.

“E’ inaccettabile questo bando – attaccano i due consiglieri – anche perché in tempi di crisi dove i genitori sono costretti a portare a scuola la carta igienica e le risme di carta vengono impegnate cifre importanti per organizzare progetti che non solo non sono una priorità ma che diffondono nei bimbi e nei ragazzi solo disorientamento e confusione”. “La Provincia di Lucca – proseguono – non può trasformare la scuola in un campo di indottrinamento del gender e ai genitori deve essere riconosciuta, come già stabilisce la Costituzione, il diritto di esonerare i figli dal partecipare attivamente a progetti che hanno come obiettivo più o meno esplicito quello di diffondere concetti e principi in contrasto con la propria visione etica e educativa”. Martinelli e Fava fanno poi notare “come nel nord dell’Europa questi corsi educativi sono stati organizzati da tempo e con risultati disastrosi. Da statistiche pubbliche risulta che il livello dei femminicidi, la violenza tra i sessi non solo non sono diminuiti ma anzi sono aumentati, assieme alla diffusione dei disturbi legati alla identità. Perché non se ne tiene conto?”.
I due consiglieri ricordano poi che “lo stesso Papa Francesco è intervenuto molte volte denunciando la colonizzazione dell’ideologia di genere e avvertendo come oggi non si distrugga più con le armi ma si distrugga con le parole. Proprio sugli stereotipi e sulla neo lingua rispettosa della parità di genere ha preso posizione in questi giorni anche l’ex presidente Napolitano esponente della stessa parte politica che intende portare avanti l’ideologia dell’indifferentismo sessuale dichiarando apertamente che l’appellativo ministra è orribile e abominevole quello di sindaca”. “E’ sconcertante – concludono Martinelli e Fava – e rappresenta un’offesa verso le famiglie italiane la scelta del governo Gentiloni che ha chiamato Valeria Fedeli a ricoprire il ruolo di ministro della pubblica istruzione, donna che da sempre ha fatto dell’introduzione del gender nella scuola il suo cavallo di battaglia”.