Sonnenfeld: “Sui tempi di approvazione del piano strutturale opposizione ha la memoria corta”

20 dicembre 2016 | 14:17
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Sonnenfeld: “Sui tempi di approvazione del piano strutturale opposizione ha la memoria corta”

Polemica sul piano strutturale, interviene anche Memo Sonnenfeld, ex consigliere comunale di Vivere Lucca, che polemizza sulle critiche dell’opposizione per l’iter di approvazione del piano.
“Ricordo che, quando fu discusso il precedente piano strutturale – dice – furono presentate 275 osservazioni e il 24 luglio 2001 (in piena estate, ma di questo non ce ne lamettammo) fu convocata la commissione urbanistica nei giorni 31 luglio, 1 agosto, 2 agosto e 3 agosto alle 8,30 del mattino di ogni giorno con il seguente odg: piano strutturale, definitiva approvazione ed esame osservazioni.
La prima seduta del 31 luglio andò deserta perché non fu garantito il numero legale”.

“La maggioranza di allora – prosegue Sonnenfeld – l’1 agosto stabilì la seguente procedura per giungere alla definitiva approvazione in consiglio comunale: “le singole osservazioni lette ed analizzate sulle quali la commissione allargata (ai capigruppo non rappresentati) esprime un giudizio di diniego unanime si intendono esaurite, le altre osservazioni sulle quali vengono espressi giudizi difformi, anche da un solo consigliere, saranno portate all’analisi del consiglio comunale”. E quindi discusse ed approvate nella sede propria. Mi sembra che la lamentela abbia il solo intento, sfruttando la compiacenza di alcuni membri della maggioranza, di dilatare i tempi della discussione in commissione. Il 9 di agosto fu convocato il consiglio comunale per la definitiva approvazione, alle 17,21 iniziarono le votazioni ed alle 4,21 del 10 di agosto il piano strutturale fu definitivamente approvato. Per inciso ricordo anche che in fase di adozione il 28 dicembre 2000 a nome di Vivere Lucca furono presentati nei termini previsti 66 emendamenti che la maggioranza di allora ci impedì di discutere”.
“Nel merito del piano strutturale in approvazione – prosegue la nota – con le migliorie che stanno arrivando dal percorso partecipativo delle osservazioni, mi riservo di intervenire successivamente. La consigliera Roberta Bianchi della Federazione della Sinistra, pur condividendo la lamentela di “dover andare al trotto” non ha, né la sua parte politica ha avuto, responsabilità politiche di governo per quanto riguarda la gestione dei tempi di approvazione del precedente piano strutturale. A Pietro Fazzi riconosco che, pur essendo all’opposizione, ha preso le distanze dal modo con cui vengono esercitati i diritti delle opposizioni oggi in consiglio comunale, fondate più che su legittime osservazioni di merito sulla pretesa di intralciare, con ogni mezzo, l’attività di governo della città”.