Alternativa Civica: “Sottopasso, il merito fu di Fazzi e poi di Favilla”

Il sottopasso di via Ingrillini? Si deve ad una “volontà” dell’ex sindaco Pietro Fazzi e merito dell’iter portato avanti dall’amministrazione Favilla. Lo dicono Marco Chiari e Nicola Buchignani, esponenti di Alternativa Civica che all’indomani dell’inaugurazione della nuova infrastruttura mettono i puntini sulle i.
“La realizzazione di questa importante opera per il territorio lucchese – spiegano Chiari e Buchignani – nasce nei primi anni 2000 per merito e volontà dell’allora sindaco di Lucca Pietro Fazzi. Fu merito della sua intelligenza e lungimiranza che fu sottoscritto un accordo con le Ferrovie per la soppressione dei passaggi a livello che creavano una cintura invalicabile intorno alla città, vedi Viale Castracani ed oggi Via Ingrillini, quante polemiche sollevò a quel tempo la minoranza che oggi che governa la città ne esalta e si esalta per questa realizzazione e quanti comitati nacquero ad ostacolare queste realizzazioni? E’ importante che queste cose siano ricordate, come è bene ricordare che l’opera di tale intervento iniziò all’epoca della giunta Favilla dando continuità alla precedente amministrazione. Iniziarono i lavori, (progetto redatto dalle Ferrovie stesse) mediante appalto affidato ad una ditta che appena iniziò le opere stesse ebbe problematiche interne, di cui non entro in merito, con conseguente interruzione delle opere stesse”.
“Opere che -proseguono gli esponenti di Alternativa Civica – dopo nuova gara di appalto, fatta dall’ente Ferrovie, sono riprese con questa amministrazione. Questo perché in primo luogo la gente non si scordi ed in secondo luogo a dimostrazione, che nonostante l’esaltazione di alcuni componenti dell’attuale giunta, gli attuali amministratori non sono stati in grado dopo 5 anni di governo a progettare e realizzare qualcosa di proprio e nulla di nuovo”. “Altro punto molto importante – prosegue Alternativa Civica – è il seguente: in una lettera inviata alla stampa nell’ottobre 2013, l’ex assessore Chiari evidenziò alcune problematiche che si sarebbero riscontrate in tale realizzazione ed invitava l’attuale amministrazione a correre ai ripari e programmare, visto che ne avevano il tempo necessario per farlo, alcune varianti per permettere un miglior utilizzo dello stesso sottopasso. Nulla di ciò è stato fatto ed oggi ne vediamo le conseguenze. I camion di una certa dimensione, vista l’altezza del sottopasso, non riescono a transitare. Ci ponemmo anche il dubbio che anche alcuni automezzi dei vigili del fuoco avrebbero trovato le stesse difficoltà. La pista ciclabile (sarebbe meglio definirla solo pedonale) presenta problematiche e pericolosità essendo posta da un solo lato e con grandezza, essendo a doppio senso di marcia, inferiore a quanto prevede la normativa. Il ciclista uscendo dal sottopasso dove si trova? Si trova in una strada a grande traffico senza alcuna protezione. Nel progetto presentato alla Circoscrizione di San Concordio dall’allora assessore Chiari erano previste opere a carico dell’amministrazione come la chiusura del fosso in Via Ingrillini al fine di dare continuità alla stessa pista ciclabile”.