
Un appello per l’unità del centrosinistra in città, ma anche per trovare quell’equilibrio fra le istanze di tutte le anime del Partito Democratico in vista delle prossime elezioni amministrative. A parlare è il sindaco, Alessandro Tambellini, che chiarisce così quanto emerso dalla riunione di due giorni fa a Firenze con il commissario del Pd lucchese Stefano Bruzzesi e la componente renziana del partito.
“In una perdurante situazione di ristagno economico – dice – e nell’ambito di scenari europei e mondiali caratterizzati da grandi sfide e da un senso di precarietà cui è necessario dare risposte, i nostri territori e i cittadini che siamo chiamati ad amministrare ci chiedono serietà, unità e stabilità, in una prospettiva che al contempo deve guardare al cambiamento avviato nel modo di amministrare, in grande discontinuità col passato. Sono questi i presupposti che devono animare ogni nostra riflessione politica, anche in vista delle imminenti scadenze elettorali, prima fra tutte le amministrative della prossima primavera”.
“Voglio subito essere chiaro sul fatto – spiega entrando nel vivo – che nel confronto in atto in questi giorni all’interno del Partito Democratico non sono in alcun modo in discussione la mia indipendenza e autonomia, da cui non potrei prescindere e che, qualora dovessi vedere messe in discussione, sarei il primo a denunciare. Il tentativo che stiamo portando avanti, e di cui sento la responsabilità, è di trovare un punto di equilibrio che consenta a tutte le componenti del Partito Democratico di avere un giusto spazio di rappresentatività e valorizzazione, che permetta allo stesso tempo di superare tensioni che negli anni scorsi hanno caratterizzato la vita interna del partito. Ho sempre sostenuto che le primarie – strumento di per sé utile – date le condizioni attuali a Lucca, rischierebbero di polarizzare ulteriormente le posizioni e diverrebbero, di fatto, una prova di forza che non sarebbe capita dai cittadini e che lascerebbe ampi spazi di manovra al centrodestra. Il tentativo che stiamo mettendo in atto è invece quello che vede come protagonista la politica intesa come capacità di unire, di trovare punti di incontro e di dare rappresentanza a tutte le sensibilità che costituiscono la ricchezza del Partito Democratico”.
“La città questo ci chiede – conclude – il mio auspicio quindi è di superare al più presto questa fase interlocutoria, per andare a lavorare tutti insieme sui temi che riguardano da vicino i cittadini e che comporranno il nuovo programma elettorale”.