
Proseguono le linee guida del programma dell’associazione Cittadini per Lucca, diretta da Luca Nannipieri: dopo le proposte su ordine pubblico, immigrazione, sicurezza, campi nomadi, messe a disposizione della cittadinanza per essere migliorate e rese concrete, arrivano proposte che riguardano l’economia, il lavoro, il turismo e la cultura. A queste faranno seguito quelle su casa, scuola, sanità, infrastrutture.
“A Lucca tutti devono avere un lavoro – dice Nannipieri – Per questo serve un task force sul lavoro. L’identità imprenditoriale lucchese è fatta di microimprese, attività familiari e grandi aziende che solo parzialmente sono rappresentate dalle associazioni di categoria. Ringraziamo il lavoro che stanno facendo Confindustria, Confcommercio, Confartigianato Imprese, Confesercenti, Federalberghi e altri, e impegniamoci a potenziarli. In un contesto oramai globale e in una città che si deve stagliare nel panorama del paese per l’attrattiva turistica, il Comune deve per le gare e gli appalti privilegiare il più possibile le imprese del territorio; lavorare a creare sinergie, accorpamenti e reti di collaborazioni tra settori e aziende concomitanti o di filiera; aiutare ad internazionalizzare il richiamo e il nome delle aziende e delle attività che hanno fisiologicamente uno sviluppo internazionale, a cominciare da quelle legate al turismo e premere sul sistema bancario per aiutare le attività commerciali e le microimprese”.
Poi sul turismo: “L’arte, la bellezza e la vivibilità sono la vera risorsa di Lucca finora inespressa – prosegue il candidato sindaco – Il richiamo della città deve internazionalizzarsi come hanno fatto in questi anni Matera, Mantova e Urbino. Per questo il Comune deve creare una narrazione della città che sia appetibile al turismo internazionale tramite la costituzione di un team di esperti in turismo ed economia, che implementi l’attrazione mondiale verso Lucca ben oltre gli eccellenti Summer Festival e Comics; promuovere quelle aziende, imprese, cooperative, che sono all’avanguardia nelle applicazioni smartphone e ipad per il reperimento immediato di hotel, musei, ristoranti, monumenti, negozi tipici, chiese di valore artistico, servizi, luoghi legati a Puccini; fare un accordo strutturato con l’aeroporto di Pisa per la promozione in loco del patrimonio storico artistico della città e inserire bus navetta Aeroporto di Pisa – Città di Lucca; far inserire la città nei programmi dei tour operator e delle guide del turismo massivo che si riversa in milioni in piazza dei Miracoli a Pisa che dista solo mezz’ora dal centro storico di Lucca; avere un sito unico di riferimento, costantemente aggiornato, su ciò che c’è da scoprire, da vedere, da mangiare, da gustare, da vivere in città, gestito da un’apposita agenzia. La Versilia è il grande motore attrattivo del turismo vacanziero e balneare. L’agenzia che cura il sito unico del turismo deve costantemente interagire con i comuni della Versilia per creare interesse e motivazione per la visita e la scoperta del centro storico cittadino”.
Infine le proposte su arte e cultura: “Lucca deve avere un biglietto unico e modulato per la visita dei vari musei, siti monumentali a pagamento e mostre d’arte contemporanea, da Palazzo Mansi a Villa Guinigi (proprietà statali), dalla Domus Romana (proprietà privata) al sito archeologico e museale della Cattedrale, al Lucca Center of Contemporary art. Non è pensabile spezzettare l’offerta museale in tanti biglietti che si fanno inutile competizione l’un con l’altro, invece che darsi una mano. Nonostante la proprietà sia dello stato, i numeri di visitatori paganti ai musei nazionali di Palazzo Mansi e Villa Guinigi sono assai esigui: occorre trasformare la gestione di questi spazi museali, da gestione ministeriale a gestione privata, così da aumentare appeal, indotto economico, generare reddito, eventi, ricerche e manifestazioni”.