
Amministrative 2017, l’attesa delle primarie (o dell’accordo) nel Pd “congela” il dibattito. Nell’attesa che il principale partito del centrosinistra dirima i suoi dubbi, se continuare con il sindaco uscente Alessandro Tambellini o andare a primarie che darebbero l’imprimatur alla discesa in campo del consigliere regionale Stefano Baccelli, nel centrodestra si attende di conoscere le mosse degli avversari per affinare le strategie. E non solo.
Il panorama, d’altronde, è complesso e non poco. Da una parte, infatti, ci sono i partiti tradizionali, i primi ad uscire allo scoperto annunciano, lo scorso 8 novembre, un possibile accordo di coalizione e un nome di un candidato entro quindici giorni. Nel frattempo sono passati due mesi e tanta acqua sotto i ponti, compreso un referendum che ha ricompattato il centrodestra. Ma la situazione non è così cristallina come potrebbe essere in apparenza. Molto, infatti, dipende da come si definirà la situazione a livello nazionale, dove è in atto uno scontro per la leadership fra Berlusconi e Forza Italia e la Lega Nord di Salvini. Se l’alleanza storica, infatti, dovesse venire meno, potrebbero saltare i patti anche a livello locale. E si riaprirebbe una nuova fase di ricerca di un equilibrio che è già faticoso da trovare in queste condizioni.
Forza Italia, nel frattempo, ha fatto però uno sforzo di unità, con la “fronda” che, ottendendo il ritorno di Gianluca Ghiglioni a capo del coordinamento comunale, ha sotterrato l’ascia di guerra. L’idea, al momento, è quella di radunare tutte le anime del centrodestra attorno ai partiti tradizionali. Per ora a stare al tavolo c’è sicuramente Michele Francesconi, ex Agenda per Lucca, uno dei primi a tirare la volata per Remo Santini come possibile candidato sindaco per il centrodestra. A dialogare con i partiti, come di recente al Grand Hotel Guinigi, anche Per Lucca e i suoi paesi di Pierami e Dolce e Buchignani di Alternativa Civica.
Questi ultimi due gruppi civici, però, non hanno ancora deciso chiaramente la loro collocazione. C’è, d’altronde, in campo, un’altra idea di percorso per il centrodestra in città. Che è quella che ruota intorno a LiberaLucca di Marcello Pera. Il movimento ha già dato un’identikit di un possibile candidato e ora sono al vaglio i possibili nomi. Oltre a Mario Pardini, giovane imprenditore lucchese, fra le ipotesi si parla di un professionista (ingegnere) e di un operatore del turismo. Ma prima di svelare il nome la lista preferisce chiudere la fase delle consultazioni e delle possibili alleanze. Il rapporto privilegiato, al momento, è con gli ex Agenda per Lucca Moutier e Agnitti e con alcuni esponenti di Alternativa Civica. Più defilato, fra gli ex Agenda, l’ex assessore ed attuale consigliere comunale Moreno Bruni che rappresenta quella fetta di centrodestra ancora vicina a Mauro Favilla, nome ancora influente nella politica cittadina. C’è poi la possibilità di aprire un canale anche con Piero Angelini e con Governare Lucca, ma il professore, se dovesse scendere in campo, potrebbe appoggiare, anche per motivi familiari, Stefano Baccelli e quindi ogni alleanza a destra appare al momento prematura.
Una galassia, insomma, ancora in via di definizione e in cui le incognite sono fin troppe. E che potrebbe essere resa ancora più complicata da eventuali altre possibili alleanze verso il centro o il centrosinistra dove c’è sempre in ballo l’ex presidente della Provincia Andrea Tagliasacchi, che ha dialogato con tutti gli attori della politica locale di entrambi gli schieramenti. Sempre che altri soggetti non si affaccino sulla scena in qualità di outsider, come già hanno fatto Matteo Garzella nel centrosinistra e Luca Nannipieri nel centrodestra.