Ok da Firenze: Tambellini unico candidato Pd

17 gennaio 2017 | 17:13
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Ok da Firenze: Tambellini unico candidato Pd

Alle liti del Pd di Lucca mette la parola fine il segretario regionale Dario Parrini. Con un intervento che lui stesso definisce “non ordinario”. Ma l’intesa sfiorata e mai raggiunta all’interno del partito e le lacerazioni che si sono manifestate in tutta la loro evidenza fra renziani e tambelliniani spingono Parrini a ricomporre quasi d’imperio le anime del Pd dietro quella che per ora è l’unica certezza: la ricandidatura del sindaco uscente Alessandro Tambellini, l’unica su cui dovrà convergere tutto il partito e le sue componenti che troveranno la “giusta rappresentenza” nella liste, che sarà a questo punto concordata con la segreteria regionale e sotto l’egida del governatore Enrico Rossi.

E’ questo l’epilogo di una lunga settimana di confronti, dopo la spaccatura sorta fra i fedelissimi del sindaco, intenzionati a mantenere un ruolo centrale nella corsa alle prossime amministrative, e i renziani che, dal canto loro, hanno chiesto al primo cittadino garanzie per una adeguata rappresentanza nella lista del Pd e, quindi, nella prossima legislatura. La sintesi l’ha trovata per tutti il segretario regionale Parrini, dopo un confronto con il commissario del Pd comunale Stefano Bruzzesi e il presidente Enrico Rossi.
“A partire dalla ricandidatura a sindaco di Alessandro Tambellini, per il successo della quale è necessario attivare l’impegno forte, convinto e compatto di tutto il partito – chiosa Parrini – il Pd regionale reputa di dover assumere la diretta responsabilità di tutte le scelte di fondo per le quali non si è finora rivelata possibile una definizione consensuale, in primo luogo quelle finalizzate ad assicurare al candidato sindaco il supporto di un programma di alto spessore e di una compagine consiliare plurale e altamente rappresentativa”.
Soddisfatto della soluzione il sindaco uscente Alessandro Tambellini: “Sono molto contento – scrive sulla sua pagina Facebook – Con la decisione di oggi il centrosinistra lucchese archivia definitivamenre i fantasmi del 1998. Ringrazio in modo non formale il segretario regionale del Partito Democratico Dario Parrini, il commissario straordinario del Pd di Lucca Stefano Bruzzesi ed il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Adesso si apre una nuova fase che dovrà portare alla stesura di un programma importante ed ad una campagna elettorale connotata da una gestione fortemente unitaria. Queste sono le basi su cui rilanciare un nuovo mandato amministrativo. Uniti ce la possiamo fare”.
Ora, dunque, si dovrà pensare al programma e a riprendere il dialogo con la città. Sulla lista tirerà le fila la segreteria regionale del Pd, seguendo il “modello Rossi” verso le elezioni che lo hanno riportato alla guida della Regione Toscana: in lizza entreranno nomi di spicco di entrambe le “anime” del Pd ma senza che, spiega anche il commissario Bruzzesi, le candidature siano calate dall’alto.
“A Lucca – osserva il segretario regionale – prendendo le mosse dal lavoro svolto in questa legislatura e puntando a fare ancor meglio nella prossima, dobbiamo aprire quanto prima un dialogo di largo respiro con i cittadini e le forze sociali al fine di mettere in campo, col pensiero rivolto al futuro della città e alle sfide che dovrà affrontare, idee avanzate, innovative, mobilitanti, inclusive. Questo è l’obiettivo prioritario. Per realizzarlo è necessario che gli eccessi polemici interni al Partito Democratico cessino da subito di occupare il centro della scena pubblica, dove invece devono stare i programmi e la passione civile e riformista di tutti coloro, e sono tanti, che credono nel Pd come motore indispensabile di buongoverno”.
“In queste settimane – aggiunge Parrini – il commissario del Pd comunale Stefano Bruzzesi, con molto equilibrio e grande pazienza, ha egregiamente prospettato percorsi unitari ampiamente condivisibili. Purtroppo queste proposte non hanno trovato il generale accoglimento che avrebbero meritato e che era lecito attendersi. Perdurando l’assenza di un’intesa, si impone da parte mia un intervento certamente non ordinario, che tuttavia sarebbe sbagliato, in queste circostanze anch’esse non ordinarie, non porre in atto. Pertanto, a partire dalla ricandidatura a sindaco di Alessandro Tambellini – per il successo della quale è necessario attivare l’impegno forte, convinto e compatto di tutto il partito – il Pd regionale reputa di dover assumere la diretta responsabilità di tutte le scelte di fondo per le quali non si è finora rivelata possibile una definizione consensuale, in primo luogo quelle finalizzate ad assicurare al candidato sindaco il supporto di un programma di alto spessore e di una compagine consiliare plurale e altamente rappresentativa. Così come è avvenuto nelle ultime settimane – spiega Parrini -, anche nella fase che adesso si apre continuerà ad essere costante e costruttivo il confronto col presidente Enrico Rossi”.
Ora anche il senatore Pd, Andrea Marcucci, mette il placet all’intervento di Parrini: “L’unità merita un sacrificio da parte di tutti – ha detto – Ora avanti insieme con il Pd per vincere le elezioni a Lucca”. Così invece l’onorevole Raffaella Mariani, fra le fautrici di un accordo: “Un esito – commenta – che vede prevalere lo spirito unitario e in cui si riconosce uno sforzo da parte di tutti nell’interesse di Lucca: accolgo con grande soddisfazione la scelta del Pd di sostenere la ricandidatura del sindaco Alessandro Tambellini, come comunicato oggi dal segretario dei democratici toscani Dario Parrini”. “Nelle parole di Parrini – continua Mariani – ho apprezzato particolarmente i riferimenti al dialogo con i cittadini e le forze sociali e al futuro, alle idee innovative e all’inclusione, oltre che il richiamo al pluralismo”.
“Possiamo finalmente tornare a discutere di un programma condiviso e dare il via al lavoro comune per realizzarlo, con l’obiettivo di offrire alla città ancora cinque anni di buona amministrazione. Archiviate le polemiche ora il traguardo è la vittoria alle amministrative, cui il Pd dovrà offrire un contributo importante e unitario”.
Sulla lista si “riapre” il confronto, in cui avrà una parte attiva il governatore della Toscana, che fin dall’inizio ha sostenuto la candidatura di Alessandro Tambellini. Il percorso già avviato per le primarie, ora che il Pd ha sciolto le riserve, è destinato a risolversi in un nulla di fatto: non ci sarà, infatti, nessuno sfidante per il sindaco uscente. La partita continuerà comunque a giocarsi sulla composizione della lista: “Il metodo sarà quello utilizzato da Enrico Rossi per le ultime elezioni regionali – spiega il commissario del Pd lucchese, Stefano Bruzzesi – un modello che si è rivelato vincente perché è stato in grado di garantire a tutti massima rappresentanza, senza imposizioni”.

Gli altri commenti
Soddisfatto dell’accordo il presidente della Provincia, Luca Menesini: “Non mi sono espresso in questi giorni perché non credevo a tutto quello che sentivo. Confidavo nelle capacità politiche dei soggetti in campo. E così è stato. Bene, adesso abbiamo il candidato sindaco che è il sindaco uscente Alessandro Tambellini. Forza Alessandro, continua a lavorare per Lucca”.
Commenti positivi anche dai consiglieri Pd e dagli alleati che sostengono la giunta Tambellini. Claudio Cantini (Lucca Civica) dice: “Ringraziamo Parrini per la decisione presa. Siamo contenti di essere arrivati a quanto auspicavamo da tempo. Ora lavoriamo insieme ai programmi per la nuova consiliatura”. Per il capogruppo del Pd, Francesco Battistini, “finalmente la Politica c’è! Il Partito Democratico e il suo segretario regionale, riconoscendo il buon operato di Alessandro Tambellini, ci ricordano che amministrare è pratica difficile, da esercitare con programmi chiari e con la condivisione ed il confronto con la città. Ri-cominciamo..,”. La “renziana” Valentina Mercanti sottoscrive le parole del senatore Marcucci: “Ora uniti e pronti ad ascoltarci reciprocamente per essere più forti di prima”.
E sul fronte opposto c’è chi preferisce Tambellini come avversario. Franceso Colucci afferma che “adesso Tambellini, isolato nel suo catto-comunismo, è battibile”.