
C’è un centrodestra alternativo a quello che sta trovando la quadra intorno al giornalista Remo Santini. Ed è formato, almeno al momento, da due componenti… e mezzo. LiberaLucca, infatti, il movimento civico fondato dall’ex presidente del Senato Marcello Pera, nato sull’onda della fronda di centrodestra contro il no al referendum costituzionale critica la scelta dei partiti e di alcune liste civiche e dice no, per alcune questioni di metodo e di merito. Non è piaciuta, infatti, in questi mesi di discussione in vista delle elezioni amministrative, l’imposizione ritenuta dall’alto di una candidatura che doveva essere unitaria e che rischia, al momento, di spaccare il fronte del centrodestra. E assieme a LiberaLucca ci sono anche gli ex esponenti di Agenda per Lucca Guido Moutier, il consigliere comunale Moreno Bruni e l’ex presidente del consiglio comunale Marco Agnitti che, dopo la spaccatura con Michele Francesconi (proprio per il suo appoggio alle scelte dei partiti e all’ipotesi Remo Santini) non avrebbero nessuna intenzione di convogliare sul “candidato unico”.
Il mantra è il solito: se c’è una possibilità di vincere a Lucca – dicono da questi movimenti – il candidato deve essere vera espressione del civismo e non delle forze politiche. Sulle sigle, infatti, ci sarebbe grande sfiducia in quanto non ritenute più espressione significativa dell’elettorato diffuso.
LiberaLucca e gli ex Agenda (che lunedì dovrebbero ufficializzare la nascita di un nuovo movimento, nome possibile Agenda Futura), insomma, sarebbero sì disponibili a sedersi a un tavolo per l’espressione di una candidatura unitaria, ma azzerando tutto quanto proposto finora e di conseguenza anche il nome del candidato Santini. Altrimenti si presenteranno in autonomia scegliendo fra due o tre nomi nel frattempo individuati. Non sembra invece decollare l’ipotesi di vedere come candidato proprio il presidente emerito Marcello Pera che non sembra interessato a scendere in campo in prima persona ma a lasciare spazio a un giovane professionista del territorio.
Con LiberaLucca e gli ex Agenda ha aperto nelle ultime settimane un dialogo anche Luca Nannipieri, l’assessore in quota leghista a Cascina che ha fondato il movimento Cittadini per Lucca e che non ha nascosto ambizioni di candidatura come primo cittadino. Anche lui, dunque, “scaricato” dal partito di cui finora è stato simpatizzante (dopo un’esperienza con il Nuovo Centrodestra) potrebbe convogliare nella aggregazione a cui stanno lavorando Pera &Co. Per il successo dell’esperimento, inoltre, si conta sulla possibile rottura anche del fronte intorno a Santini, soprattutto da parte della Lega, che nelle ultime settimane avrebbe sollevato qualche dubbio sul percorso fin qui effettuato.
La prossima settimana, comunque, si annuncia decisiva. E non è escluso che il nome alternativo a Santini nell’ambito del centrodestra non possa emergere già prima della fine di febbraio. Sul tema interviene, peraltro, uno degli esponenti di LiberaLucca, Francesco Colucci, che critica l’attenzione eccessiva sul nome del candidato invece di pensare ai contenuti e ai programmi: “Il fatto che Libera Lucca – dice – voglia portare un modo nuovo di affrontare i problemi della città, legando la loro soluzione a un Progetto che sappia volare alto e ad una squadra di governo innovativa ma di esperienza non conta nulla. Anzi si legge questo modo nuovo di procedere come una scusa per parare l’assenza di un candidato o quanto meno ritardarne la presentazione”. E invece i candidati sarebbero cinque, di cui Colucci fa l’identikit. Oltre all’ipotesi di Marcello Pera, che è destinata a rimanere un’ipotesi, si tratterebbe di due possibili candidati “maturi”, un ingegnere (Guido Moutier) e un dipendente pubblico e due giovani, un imprenditore della comunicazione (Mario Pardini) e un imprenditore del turismo. Su questi cinque nomi potrebbe cadere la scelta da effettuarsi nelle prossime settimane.