Centrodestra, a giorni ufficializzazione Santini

25 gennaio 2017 | 15:53
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Centrodestra, a giorni ufficializzazione Santini

L’annuncio della candidatura ufficiale del giornalista Remo Santini come candidato sindaco per il centrodestra è questione di giorni. Il nome non lo fa nessuno, perché “pacta sunt servanda”, ma è il segreto di Pulcinella che sia il giornalista il nome su cui, salvo rivoluzioni dell’ultim’ora, punteranno Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e il listone civico di cui farà parte Alternativa Civica di Chiari e Buchignani, altre sigle e l’ex fondatore di Agenda per Lucca, Michele Francesconi.

La data, secondo quanto richiesto dalla Lega Nord, che ha dato un ultimatum al 31 gennaio salvo sfilarsi dalla coalizione, deve essere con tutta probabilità precedente alla fine del mese.
A parlare del percorso intrapreso è Francesco Pellati, commissario della Lega Nord provinciale: “A che punto siamo? – dice – Credo che siamo vicini alla meta, è un problema di giorni, anche perché noi abbiamo posto come data ultima il 31 gennaio sennò ci sfiliamo. Devo constatare, comunque, che a reggere più di tutti su questo percorso sono stati i partiti, laddove le liste civiche si sono sfarinate o riposizionate. Il civismo, insomma, ha tenuto meno dei partiti, che invece hanno fatto il loro mestiere di soggetti intermedi, e di questo sono molto soddisfatto”.
Il candidato, di cui Pellati non fa il nome, abitudine comune di tutte le componenti nelle ultime settimane, “sarà espressione – dice – comune del civismo e dei partiti, entrambi uniti nell’ambito della cultura e della politica del centrodestra. Per l’estrazione del candidato, però, è facile dire che rappresenti più il civismo dei partiti”.
Intanto anche la Lega Nord si prepara all’appuntamento elettorale con la propria lista: “Saranno tutti – spiega Pellati – uomini e donne nuovi della politica. Sceglieremo persone che abbiamo competenze sufficienti, perché se da una parte è fondamentale vincere, dall’altra lo è anche governare bene e secondo principi di efficienza”.
Un occhio Pellati lo dà anche agli avversari probabili della prossima tornata elettorale: “Secondo il mio punto di vista – spiega – siamo di fronte nel centrosinistra a un intervento del politburo regionale che ha sanato le problematiche del “partitone”. Poi ci sono i movimenti collaterali, con la presenza di Tagliasacchi e di Del Ghingaro. Stiamo a vedere, ma la speranza è che non si mettano d’accordo e di vedere tante liste contrapposte, anche se è molto probabile che al ballottaggio poi ritroveranno la loro compattezza. C’è poi il Movimento Cinque Stelle di cui pochi parlano forse perché ha perso per la strada una delle sue figure trainanti. Inoltre prima o poi tutti devono sapere che i grillini prendono i voti principalmente da un elettorato di centrodestra per poi attuare programmi che sono di sinistra se non di sinistra estrema: un elemento dequalificante, questo, perché è una vera e propria mistificazione. Speriamo che gli elettori prendano per questo le distanze dai Cinque Stelle. Della sinistra estrema, infine, non parlo, perché ritengo che sia stata superata e seppellita dalla storia e dalla cronaca”.
Sulle divisioni del centrodestra la speranza, invece, è che in extremis si trovi una sintesi: “Noi siamo assolutamente – conclude Pellati – alla ricerca di trovare soluzioni condivise, senza problemi di primariato o di padri della patria. Se troviamo la compattezza raggiungeremo più agevolmente il traguardo finale”. Che è poi l’ambizione del centrodestra di tornare dopo cinque anni alla guida del Comune capoluogo.