Fdi, Santi Guerrieri chiude la questione tessere: “Zucconi conferma che dovevano essere consegnate a me”

Non si accontenta della replica del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Torselli sulla questione tesseramenti. E Marco Santi Guerrieri, candidato di Noi per Lucca alla carica di sindaco, torna sul tema per specificare alcuni passaggi.
“La replica del coordinatore di Fdi-An – dice – artificiosa ed atta a spostare l’attenzione su temi mai da me sollevati e che niente c’entrano con le mie precedenti dichiarazioni. E’ palese a questo punto l’ennesimo tentativo di portare discredito alla mia persona con l’intera forza di un partito politico e questo non e né corretto né fa il bene della già complicata situazione politica lucchese, alla quale invece tengo particolarmente a cuore”.
Innanzitutto Santi Guerrieri affronta il tema degli elenchi degli iscritti: “So bene – dice sull’argomento – che i moduli di registrazione dei tesserati da me proposti sono stati registrati da Fdi sui propri registri, mai detto il contrario e tantomeno sollevato dubbi”. Poi sulle regole della privacy: “Il segretario comunale – spiega Santi Guerrieri – tramite gli appositi moduli si reca dagli interessati i quali consegnano nelle sue mani i documenti personali di riconoscimento e codice fiscale. Dopo di che tali dati vengono trascritti di pugno dal dirigente sul modulo di registrazione ed oltre ad aggiungere anche eventuali note sul soggetto che va a tesserare ritira la quota associativa rilasciando regolare ricevuta e richiedendo che il modulo sia corredato da firma autografa atta ad autorizzare proprio il trattamento dei dati personali. Nel mio caso le tessere sono state redatte all’interno della sede sociale del Movimento di Fratelli d’Italia a Lucca in via Cavour 123 e i documenti in originale con i dati sensibili ben custoditi. Al termine della campagna di tesseramento il dirigente scannerizza i documenti con le autorizzazioni e li invia al responsabile del tesseramento del provinciale a mezzo e-mail con allegate le copie dei pagamenti a pareggio del tutto. L’addetto inserisce i dati ricevuti in un computer collegato con il coordinamento nazionale di Fdi-An e una volta fatta l’operazione assegna il pagamento. Dopo un mese circa arrivano le tessere non prestampate ma in bianco e vanno pertanto compilate a mano, dopo di che alla fine della storia i vari dirigenti vengono chiamati a ritirarle per poi poterle consegnare ai destinatari, come accaduto anche per il precedente tesseramento 2014. Quindi le tessere venivano consegnate ai dirigenti e non direttamente agli assegnatari come invece cita il coordinatore regionale”.
“I tesserati di Lucca e della Piana – prosegue Santi Guerrieri – come accaduto anche per il precedente tesseramento 2014, oltre a conoscere unicamente il dirigente (oggi es) segretario comunale di un partito politico sono ovviamente soliti ritirare le tessere alla sede sociale di Lucca dove solitamente si incontrano e non a Viareggio dove Fdi-An non ha neanche una specifica sede di rappresentanza ufficiale se non un tavolo in un ristorante che peraltro spesso varia. Pertanto come si evince dalle mie osservazioni è palese che i dati personali dei tesserati, l’uso e la conservazione del danaro ricevuto siano non solo state da me rispettate , ma avvallate con fiducia proprio al segretario comunale dal tesserato e non ad altre terze persone. Tant’è che il 23 novembre 2016 all’ennesima richiesta di ricevere le tessere ho ricevuto una email dal presidente provinciale Zucconi, che cita testualmente: “… Inoltro a Marina le tue richieste, visto che dopo i reiterati inviti a consegnarti le tessere che sono in suo possesso e che ha ricevuto quando rivestiva l’incarico di portavoce provinciale, la stessa non ha provveduto ad inviartele”.
“Questa come tante altre chiariscono due cose – conclude Santi Guerrieri – Quella del dirigente provinciale Zucconi che deve anteporsi a sua discolpa ai problemi creati dalla precedente gestione provinciale della collega Marina e la seconda palesa che le tessere dovevano essere consegnate indiscutibilmente al segretario comunale Marco Santi Guerrieri e non agli iscritti. Appare pertanto chiaro ed evidente che l’email del 23 novembre 2016 da me ricevuta a firma dal presidente provinciale Zucconi, da lui riconfermata nel corso di una telefonata, afferma l’esatto contrario di quanto contenuto nel messaggio che il coordinatore regionale di Fdi Torselli ha invece inteso far passare con l’articolo che mi ha tirato in causa. Volendo intendere con questa mia dichiarazione chiusa la questione, ma a fronte di qualsivoglia controversia pronto a produrre nelle appropriate sedi inequivocabili documenti a tutela della mia onorabilità, giova il fatto che, anche se tardivamente e fuori termine massimo, il portavoce di Fdi Zucconi si è offerto di consegnare le tessere mancanti inclusa la mia, ovviamente”.