Piano strutturale, Lenzi (Idv): “Tempi troppo stretti per le controdeduzioni in Consiglio”

Tempi troppo stretti per la discussione in consiglio comunale sulle controdeduzioni al piano strutturale. E’ questo il parere di Roberto Lenzi, capogruppo Idv in consiglio comunale, che respinge il cronoprogramma proposto dall’amministrazione comunale. “Nella seduta della commissione capigruppo del 2 febbraio, il sindaco, nella persona dell’assessore Sichi, ha richiesto che venga iscritta all’ordine del giorno del Consiglio comunale, per il 16 febbraio e seguenti, la pratica relativa all’approvazione delle controdeduzioni alle 411 osservazioni al nuovo Piano Strutturale adottato, presentate da enti, associazione e singoli cittadini. Da parte mia ribadisco la mia contrarietà – già manifestata anche in commissione – alla richiesta avanzata”.
E Lenzi giustifica con diversi argomenti la sua posizione: “L’amministrazione Tambellini – osserva Lenzi -, insediatasi nella primavera del 2012, pretende infatti, a circa 5 anni dal suo insediamento ed a poco più di un mese dalla chiusura della consiliatura, di portare in approvazione il nuovo piano strutturale senza che sussista alcun motivo di urgenza, se non quella di un Amministrazione che considera il piano strutturale come un trofeo da esibire in vista delle prossime elezioni comunali. Motivi di opportunità politica vorrebbero invece che – a questo punto – l’approvazione di un atto così importante per il destino urbanistico della città fosse rimessa al nuovo Consiglio comunale. Non solo, anche il buon senso e, sopra tutto, il diritto dei cittadini di veder esaminate le proprie Osservazioni con la dovuta attenzione spingono in tal senso”.
“Infatti – aggiunge Lenzi -, dopo la chiusura del termine per la presentazione delle osservazioni, avvenuta il 16 agosto scorso, le prime controdeduzioni degli uffici sono state fornite alla commissione urbanistica, per il loro preventivo esame, solo il 2 dicembre scorso”. Il primo febbraio scorso, fa notare Lenzi, ne sono state consegnate 230. Non solo. “Alla data del 2 febbraio – aggiunge Lenzi – la commissione urbanistica ha esaminato circa 90 controdeduzioni e quindi è in pari, dal momento che alla data del 24 gennaio le Controdeduzioni totali fornitele dagli Uffici erano 74. Ora si pretenderebbe che in 2 settimane vengano esaminate le circa 321 Controdeduzioni rimanenti, di cui 107 fornite dagli uffici il 25 gennaio e 230 ieri (1 febbraio). Con quale attenzione e cura un tale esame possa avvenire i lettori possono ben immaginarselo. Ovviamente, come già emerso nel corso della discussione svoltasi in Commissione, la maggioranza non intende prendere in alcuna considerazione le mie obiezioni, per cui – quasi certamente – il 16 febbraio o, al più tardi, il 21 febbraio la pratica sarà in Consiglio comunale per essere deliberata. Se ciò avverrà, ritengo doveroso che i cittadini sappiano come si sono svolti i fatti e possano giudicare. Quanto poi ai mirabolanti contenuti del nuovo Piano Strutturale – secondo i trionfalistici proclami inviati alla stampa dall’amministrazione – invito chi ne avrà la pazienza di non limitarsi ai proclami autocelebrativi, ma di andarsi a rileggere il documento. In questa sede ricordo solo che l’osservazione 327, presentata da alcuni docenti universitari facenti capo al laboratorio di cartografia del dipartimento di architettura dell’Università degli studi di Firenze (quindi da personale altamente qualificato), ha evidenziato l’esistenza di circa 1.000.000 di metri quadrati di aree classificate agricole nel tanto contestato vigente regolamento urbanistico del 2012 ed oggi inserite all’interno del perimetro del territorio urbanizzato e quindi potenzialmente edificabili o quantomeno urbanizzabili e prive anche dalla tutela eventualmente offerta dalla classificazione di area agricola interclusa”.