
Dieci giorni per decidere la candidatura per sindaco di Lucca del Movimento Cinque Stelle. Dieci giorni che serviranno anche per riunire le diverse anime del movimento, divise fra i rappresentanti vicini all’attuale portavoce Laura Giorgi, i “grillini lucchesi” di Pescucci e il meetup di Lucca che, supportato dal consigliere regionale Gabriele Bianchi, da settimane si sta incontrando per presentare il programma elettorale della lista, che dovrà essere ratificata da Grillo per poter ricevere l’imprimatur.
A mancare, a questo punto, è l’individuazione di un candidato che possa concorrere con gli altri che hanno già ufficializzato la loro discesa in campo: il sindaco uscente Alessandro Tambellini, il presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, Remo Santini per il centrodestra, Marco Santi Guerrieri di Fratelli d’Italia, Fabio Barsanti di Casapound a cui si aggiungeranno altri due o tre nomi (un esponente di sinistra, il candidato di LiberaLucca e, forse, Andrea Tagliasacchi con un movimento civico più Buonvento, che potrebbe far scendere in campo anche Valter Alberici).
Due sarebbero i nomi su cui riunire il consenso del Movimento Cinque Stelle, che potrebbe avere anche un forte traino nazionale qualora si dovesse votare nello stello giorno delle elezioni amministrative. E sarebbero entrambi nomi nuovi alla politica attiva. Uno è l’insegnante Fabrizio Buccianti, l’altro è un nome noto alle cronache sindacali, l’ex segretario provinciale della Filcams Cgil, ora alla Uil, Massimiliano Bindocci. I due candidati avrebbero già incontrato i rappresentanti del movimento ma se è certa la possibile discesa in campo di Buccianti, che ha dato la sua disponibilità per un’eventuale ruolo di portavoce del movimento deve ancora sciogliere le riserve il sindacalista Bindocci. Sul suo nome, qualora dovesse decidere di scendere il campo, si potrebbero trovare anche importanti convergenze fra le diverse anime del movimento, che dovrebbe contare fra i candidati in lista anche un altro sindacalista Filcams come Daouda Ndoye.
Anche in casa Cinque Stelle, dunque, sono giornate decisive per poi dare il via a una campagna elettorale che si fa sempre più incandescente.