Osservatorio contro la giunta: “Quale partecipazione sul piano strutturale?”

4 febbraio 2017 | 13:20
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Osservatorio contro la giunta: “Quale partecipazione sul piano strutturale?”

L’ Osservatorio partecipato lucchese giudica negativamente la procedura di approvazione delle controdeduzioni al piano strutturale approvato in questi giorni dall’amministrazione comunale.

Tante le critiche al piano anche a fronte delle tante osservazioni presentate. “A fronte di una sempre sbandierata disponibilità dell’amministrazione alla partecipazione dei cittadini – scrivono dall’osservatorio – si sottolinea quanta arroganza e mancanza di attenzione sia stata prestata nei confronti di chi ha cercato di apportare il proprio contributo ad una elaborazione del piano strutturale che avrebbe dovuto essere veramente la mappa del futuro sviluppo della città. A luglio, all’indomani della adozione del piano, l’Osservatorio partecipato ha organizzato una tavola rotonda pubblica, finalizzata a promuovere un dibattito critico e costruttivo sulle linee portanti dello strumento urbanistico. Erano stati invitati valenti relatori e urbanisti, capaci di collaborare ad una lettura correttiva e propositiva. Nonostante il caldo invito a partecipare, nessun rappresentante dell’amministrazione, né politico né tecnico, ha ritenuto interessante prendervi parte.
Peccato, perché in tale occasione erano emerse tutte le fragilità e le perfettibilità del piano”.
L’osservatorio elenca queste mancanze: “Mancanza di collegamento con l’area vasta (come sottolineato proprio ieri dall’ordine degli architetti). Una grossa occasione persa, una scelta irragionevole, quando è più che mai evidente che il futuro urbanistico della città ha bisogno di una connessione territoriale di ampio respiro. Mancanza di dimensionamento: a questo proposito, seppur in maniera parziale, l’amministrazione ha dovuto accogliere le controdeduzioni della Regione che ne sottolineavano il limite. Perimetrazione arbitraria: molte aree precedentemente agricole sono state inserite nel territorio urbanizzato, in barba alla promessa elettorale: consumo zero di territorio. Aree di rigenerazione urbana estremamente dilatate, con declinazioni urbanistiche incerte e individuate con criteri scarsamente rigorosi (vedi Campo di Marte, ex aree officine Lenzi che scavalcano il confine della ferrovia, quartiere di Sant’Anna) . A tutto questo si aggiunge la mancanza di un quadro conoscitivo certo”.
“Vogliamo inoltre sottolineare – prosegue la nota – che durante l’estate l’Osservatorio, di concerto con altre associazioni e con una rete di esperti, si è speso nell’elaborazione di una serie di osservazioni, con l’intento di apportare il proprio contributo entro, lo ricordiamo, l’infelice (e certo non incoraggiante) scadenza del 15 agosto. Da allora si è posto in attesa di una discussione e di un approfondimento serio del lavoro svolto, attendendo pazientemente una discussione sulle controdeduzioni. Che delusione. Arrivati a dicembre ne sono state presentate solo una decina, esclusivamente riferibili alle osservazioni degli enti pubblici. Poi, con il contagocce e fino all’altro ieri quando, in blocco, ne sono state sfornate 203, il tutto senza ritenere necessaria una discussione pubblica in sede di commissione urbanistica”.
“Questa è la continuamente declamata disponibilità alla partecipazione dei cittadini – conclude l’Osservatorio – Complimenti ai nostri amministratori, che si autoproclamano paladini della democrazia e del coraggio. Ai cittadini tocca accontentarsi prima di una presentazione puerile e fumettistica del piano, poi di tante belle parole spacciate come trasparenza, partecipazione e futuro radioso della città”.