Sonnenfeld sul Ps: “Disegna confine tra città e campagna”

7 febbraio 2017 | 14:16
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Sonnenfeld sul Ps: “Disegna confine tra città e campagna”

Guglielmo Sonnenfeld, ex consigliere comunale dell’Ulivo, faceva parte della minoranza in commissione urbanistica quando venne approvato il piano strutturale del 2001 ed il regolamento urbanistico nel 2004. Utente attivo de La casa della città, ha affidato a un post su quella pagina Facebook una sua riflessione sul nuovo piano strutturale che a breve sarà discusso dal consiglio comunale di Lucca.

“Dopo il commento del presidente dell’ordine degli architetti, che ritiene il nuovo piano strutturale un esercizio retorico privo di efficacia – osserva -, mi permetto di rilevare un aspetto che, per la sua rilevanza, dovrebbe essere preso in considerazione (rigettato o meno) nel dibattito cittadino che ospita elenchi di buoni propositi e meste considerazioni di morte del nostro centro storico, feroci e rabbiose accuse rivolte agli attuali amministratori di alzare la bandiera, abbassata dalla crisi, di cementificatori della domenica, ma non coglie appieno l’aspetto più rilevante introdotto dalla Marson nel nuovo strumento urbanistico. Stupisce che questa città, – continua Sonnenfeld – e in particolare coloro che avrebbero il compito istituzionale della critica e del commento, non abbiano percepito minimamente il sostanziale elemento di novità introdotto nella nuova normativa urbanistica del piano strutturale: la determinazione del confine, più precisamente della linea di confine, tra città e campagna (e quindi della forma della città nuova). Un compito non eludibile. Un compito non da poco ma che darà comunque una svolta storica all’urbanistica cittadina”, scrive Sonnenfeld riferendosi alla perimetrazione del territorio urbanizzato, nuova prerogativa del piano strutturale così come definito dalla nuova legge regionale entrata in vigore alla fine del 2014. “Se questa normativa reggerà nel tempo dall’assalto della cieca rendita fondiaria (oggi annichilita dalla crisi), quella linea – continua l’ex consigliere – costituirà il nuovo perimetro della città: dopo il castrum, la cerchia medioevale e quella rinascimentale con la linea delle tagliate, avremo una nuova forma della città moderna che ingloberà in sé e manterrà percepibili le forme precedenti (senza fare buchi nelle antiche mura). Possibile – si chiede Sonnenfeld – che neppure il presidente dell’ordine degli architetti abbia notato questa sostanziale novità del piano strutturale e non abbia saputo esprimere un parere, o anche una critica nel merito? In fondo anche le mura rinascimentali, prima di assumere l’aspetto definitivo hanno visto anni di aggiustamenti, di critiche delle menti più attente della città ed oggi ne siamo ad ammirare il risultato. Possibile – conclude – che la forma da dare alla città moderna sia soltanto un problema di aree eventualmente edificabili?”.