L’Osservatorio partecipato: “Presi in scarsa considerazione sul piano strutturale”

L’Osservatorio partecipato lucchese torna all’attacco sull’iter del piano strutturale, criticando, ancora una volta, l’accelerazione impressa in estate al percorso che ora sta per approdare in consiglio comunale dove il nuovo strumento urbanistico verrà approvato definitivamente. A spingere l’osservatorio ad intervenire nuovamente sul tema è stato un botta e risposta con l’assessore all’urbanistica Serena Mammini che nei giorni scorsi si era “difesa” dagli attacchi, ribadendo che i momenti per il confronto e la condivisione del piano erano stati forniti dall’amministrazione comunale. Al contrario, l’Osservatorio ritiene di aver apprezzato i momenti di condivisione offerti, ma sostiene che le proprie posizioni siano state ignorate dall’amministrazione.
“Stupiscono – si legge nella nota dell’Osservatorio – i toni aspri e denigratori dell’assessore Mammini e anche le amnesie segnalate. Il 14 maggio 2016 fu inoltrata, e regolarmente protocollata, una richiesta di presentazione e confronto pubblico sulla proposta del nuovo piano strutturale da parte di una serie di comitati e associazioni da tempo attivi nella difesa del territorio e propositivi di istanze circa i temi ambientali. Nello specifico – prosegue la nota – si chiedeva ai responsabili del procedimento la presentazione alla cittadinanza, esaustiva e corredata della cartografia, del nuovo piano strutturale. Si riconosceva all’amministrazione il processo partecipativo avviato, cui molti dei richiedenti avevano preso parte, ma si rilevava una preoccupante accelerazione nell’ iter di adozione del piano stesso e si raccomandava una riflessione cauta e attenta, auspicando collaborazione. Come del resto a suo tempo promesso nel programma e nel discorso insediativo del sindaco: apertura a tutte le componenti della città. Alla richiesta fece seguito un incontro pubblico a Palazzo Santini, molto partecipato, che sicuramente l’assessore Mammini ricorderà. La richiesta presentazione/esplicazione del nuovo piano strutturale fu in realtà soltanto un semplicistico power point, che avrebbe dovuto essere esaustivo. Così come dovrebbe ricordare l’invito a prendere parte alla tavola rotonda del primo luglio 2016, organizzata dall’Osservatorio partecipato, al quale l’assessore fece sapere via email di essere impossibilitata a prender parte. Sottolineiamo che l’evento prevedeva la presenza di esperti di eccellente livello, tra i quali il professor Paolo Baldeschi, già docente ordinario dell’Università di Firenze. Potremmo puntualizzare una ad una le piccate considerazioni che ci vengono rivolte – prosegue l’Osservatorio -, ma ci basta constatare che il suo intervento sui giornali, al di là dei toni, contiene solo affermazioni generiche che non entrano nel merito dei temi importanti e specifici da noi proposti. E cioè che critiche avanzate dall’Osservatorio – espressione di cittadini, che responsabilmente intendono dare il proprio contributo al miglioramento – non sono state tenute nel conto dovuto dall’amministrazione comunale di cui l’assessore Mammini è parte integrante, tanto che l’assessore stessa non ha ritenuto di assistere, come già detto, alla tavola rotonda luglio 2016. Quanto alle controdeduzioni, ci risulta che saranno portate in Consiglio nei prossimi giorni, senza che ne sia stata possibile una lettura e una analisi in Commissione Urbanistica. Con tanti saluti ai principi di partecipazione e sussidiarietà. Ma speriamo di sbagliarci. Davvero deludente dare risposte non risposte ai cittadini di Lucca. Ci viene in mente il comportamento tipico della seppia che, quando si ritiene attaccata, si protegge emettendo una nuvola di inchiostro”.