Comunali, primi nomi per la lista civica pro Santini






Avvocati, commercialisti, commercianti, più in generale rappresentanti dei vari settori della società civile. E’ questa la fotografia della lista civica SiAmo Lucca, lanciata ufficialmente oggi (15 febbraio) al Caffè Santa Zita in piazza San Frediano dal candidato sindaco Remo Santini. Confermate le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi sul nome del capo staff che accompagnerà Santini nella campagna elettorale. E’ Lucia Maffei, nota consulente del settore privato. Ma stamani sono stati resi noti altri nomi di spicco che comporranno la lista a sostegno di Santini. Una lista civica a cui se ne aggiungerà una seconda: Progetto Lucca.
Tra i nomi di SiAmo Lucca – che ha la doppia valenza di “Sì amo Lucca” e “Siamo Lucca” – spiccano quelli di Nicola Strappaghetti, commercialista, Roberta Betti, avvocato, e Massimo Giannoni, anche lui avvocato. Ma nella lista ci sarà anche Stefano Buralli, titolare della Pasticceria Stella di via San Donato. Dovrebbe poi aderire anche Michele Francesconi, dell’ormai ex Agenda per Lucca, mentre ormai è certa la presenza di Domenico Passalacqua. Presente, ma non presentato come componente della lista, anche Samuele Cosentino, uno dei big che farà parte della lista per Remo Santini sindaco.
E non mancano nemmeno i primissimi spunti programmatici, anche se, precisa Santini, il programma completo verrà presentato agli inizi di marzo, all’esito di un confronto “porta a porta” con il territorio.anche
“L’idea del nome della lista – spiega il candidato – è venuta a me ed è stata subito sostenuta da tutti. Racchiude l’affermazione ‘Sì, amo Lucca’, niente di più vero, e anche il concetto ‘Siamo Lucca’, che ci dà subito un senso di appartenenza ed identità. Non a caso stamani parliamo dal caffè santa Zita, un posto che ha saputo coniugare tradizione ed innovazione. La nostra è una lista indipendente, fatta di professionisti, operai, casalinghe e molte altre componenti ancora della società civile. Siamo aperti a chiunque voglia proporsi: la lista è in continuo divenire. Oggi è composta da molte donne e da persone come Lucia Maffei che simboleggiano una scelta: non la sentivo da anni, ma la stimo molto. Voglio tracciare una linea netta tra il mio lavoro di prima e quello che sto facendo oggi, anche nella scelta di chi mi sta accanto”. Poi Santini commenta i primi nomi della ‘squadra’: “Buralli entrerà – commenta – ma per portare avanti proposte sugli impianti sportivi. Giannoni è un esperto di marketing culturale dal punto di vista legale, Passalacqua è noto per le sue battaglie a favore dei disabili e via dicendo. Vorrei includere anche persone che vivono le vicende del San Luca quotidianamente e credo che ci riuscirò. Lo stesso dicasi per quanto riguarda una figura vicina ai maggiori problemi dei giovani”.
Poi ecco la prima stoccata all’attuale amministrazione, con il riferimento all’atteggiamento tenuto nei confronti di Firenze: “Vogliamo che Lucca torni a decidere per Lucca – argomenta Santini – perché oggi assistiamo invece al tentativo di svenderla a Firenze. La città è supina nei confronti della Regione e del suo presidente: lo dimostrano le vicende di Gesam, del San Luca e molte altre su cui porremo l’attenzione”.
Ma su una cosa Santini vuole fare chiarezza, sgombrando il campo dai dubbi: “Non siamo una lista fatta contro qualcuno, portiamo avanti la nostra idea. Certo, siamo alternativi al Pd: loro polemizzano dividendosi all’interno, ma poi accettano supinamente quanto imposto dall’alto. Su Gesam mi auguro che almeno quelle componenti che protestano, nel Pd, votino contro. Ad ogni modo preferiamo guardare a quello che abbiamo da proporre noi”.
Già, la proposta: come ricordato, il programma completo verrà presentato ai primi di marzo, ma già emergono spunti interessanti e, in generale, l’inclinazione alla nitidità e la chiarezza, mediante l’uso di espressioni immediate. “Sobrietà, sincerità e verità – prosegue Santini – devono essere le nostre parole d’ordine. Con la prima intendiamo dire che non faremo una campagna elettorale a suon di migliaia di euro, in un periodo in cui le famiglie lucchesi non arrivano a fine mese. Non vedrete la città tappezzata di manifesti e riempita di spot. Invece, useremo molto Facebook ed il confronto personale, cercando di farci aprire le porte dalla gente e di ascoltare i problemi reali. Sono stato in alcune frazioni periferiche in questi giorni – osserva – e mi hanno detto che l’ultima volta che hanno visto un politico è stata 5 anni fa, in periodo elettorale. Sincerità? Sì, perché ci mettiamo in gioco per quello che siamo e che possiamo dare, ciascuno nel proprio ruolo. Infine chiarezza, per esprimere in modo concreto e comprensibile cosa vogliamo fare”.
Il programma, spiega ancora Santini, sarà diviso in tre fasi: breve, medio e lungo periodo. Secondo il candidato, tuttavia, sarà necessario compiere uno sforzo per fare uno scatto decisivo sotto il primo profilo. “Se ci eleggono – continua – vogliamo adottare provvedimenti agili, che consentano di apprezzare un cambiamento evidente già dopo un anno”.
Proposte e cambiamenti che verranno enucleati nei loro contorni essenziali anche tramite l’ausilio della sede elettorale, che verrà inaugurata a breve e che si collocherà alle porte della città, con vista mura: anche in questo caso si tratta di una scelta strategica, che vuole significare la possibilità per chi sta fuori dal centro di guardarlo e di viverlo. “La città deve tornare ad essere vissuta – commenta Santini – e per questo servono alcuni accorgimenti essenziali. Penso anzitutto alla sicurezza della gente, ma anche alla capacità del Comune di diventare un’azienda che fa cultura sotto tutti i punti di vista, dal turismo, al benessere, fino alla buona amministrazione”.
Poi Santini, incalzato, si cala più nello specifico: “L’altro giorno una signora mi ha detto che non viene in via Fillungo da cinque anni – ricorda – e credo che sia inaccettabile. Dobbiamo mettere i lucchesi nelle condizioni di riappropriarsi del centro storico. Come fare? Anzitutto c’è la questione parcheggi. Io credo che alla Manifattura si possano ricavare 800-1000 nuovi posti auto: in questo senso, chiederemo il supporto della Fondazione Crl, che voglio ringraziare pubblicamente oggi per tutto quello che ha reso e sta rendendo possibile. Anche verso questo ente saremo estremamente propositivi e lo valorizzeremo, ogni volta che interverrà. Poi, in centro storico, è possibile ricavare almeno 300 nuovi parcheggi per i residenti, in zone che oggi non vengono sfruttate. A questo uniremo la gratuità di alcuni stalli alle porte della città e l’apertura dei varchi telematici in certe fasce orarie. Non è un’idea che porta a configgere commercianti e residenti: ci ho parlato e sono concordi sul fatto che serve più movimento in città. La gente non può avere paura ad uscire alle otto di sera, perché non c’è nessuno. Deve essere possibile arrivare in macchina dentro, ad esempio per trasportare un anziano. Certo, i residenti possono stare tranquilli: l’accesso non sarà selvaggio e chi parcheggia negli stalli gialli prenderà multe salatissime”.
Santini ricorda anche che sta formando una squadra di giovani, tra i 18 ed i 30 anni, affinché “vadano in giro per il territorio per confrontarsi con gli scontenti, convincendoli dell’importanza del loro voto per cambiare lo status quo”. Alla lista Siamo Lucca si unirà anche, a breve, l’altra civica Progetto Lucca: “Si tratta della somma delle liste civiche che in questi ultimi anni si sono spese per il bene della città, come Per Lucca e i suoi paesi, Centristi per l’Italia e via dicendo”.
Riguardo al rapporto con i partiti tradizionali, Santini esprime la massima apertura: “Se mi chiederanno di scegliere alcuni loro rappresentanti come assessori? Ne parleremo, di sicuro penso che Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia siano un valore aggiunto. Credo anche che queste cariche debbano essere conferite a chi riscuote il consenso elettorale, ma è prematuro parlarne ora. Pera dice che mi sono candidato troppo presto? La mia azienda, giustamente, mi ha chiesto di fare una scelta ed io l’ho fatta”.
A Lucia Maffei, ancora, il compito di entrare più nel dettaglio del simbolo: “Conosco Remo da anni – spiega – ed ho accettato subito. Per il logo (realizzato da una grafica lucchese) abbiamo usato colori che richiamano la città: l’arancio dei mattoni della fornace ed un verde acceso, che indica anche una partenza, di fatti, in una delle prime immagini, compare anche una bicicletta appoggiata ad una parete. Ci sono poi diverse frecce che partono dal simbolo, ad indicare l’apertura verso tutti ed il superamento dell’attuale situazione”.
Santini intanto ha aperto un conto corrente in una banca del centro: “Chi vorrà – commenta – potrà donare quello che vuole. Accettiamo ogni offerta, bastano anche 10 euro: se saremo in molti, potremmo fare fronte alle spese necessarie e, se ci sarà la possibilità, il resto del ricavato lo doneremo in beneficenza. L’ottimismo e la convinzione non ci mancano”.
Paolo Lazzari