
Anche un giovane avvocato lucchese, Giovanni Silvestrini, raccoglie l’appello del candidato Remo Santini. E lo fa con una provocazione sul tema del turismo: “Ritengo – dice – che lo stato in cui versa la città e la sua scarsa promozione, minano la giusta valorizzazione dei nostri territori. Tale sensazione è frutto anche delle esperienze vissute per un periodo della mia vita all’ estero, Spagna, Bruxelles, Stati Uniti, Cina, durante le quali ho potuto notare un approccio diverso nell’affrontare e sviluppare il settore turistico e ciò ha maturato in me delle convinzioni che sono distanti delle politiche fattive dell’attuale amministrazione lucchese. Ad esempio la manutenzione dei manti stradali, la sicurezza ed integrazione sociale e molte altre situazioni conclamate che danneggiano una delle maggiori risorse della città: il turismo”.
“Il turismo a Lucca – spiega il presidente lucchese dell’Associazione italiana giovani avvocati e consigliere dell’associazione dimore storiche di Lucca – è a germinazione spontanea, lasciato alla libera interpretazione dei singoli operatori, che vengono investiti di numerosi ostacoli burocratici e da scelte urbanistico-ambientali spesso devastanti, mettendo a dura prova la loro buona volontà e la loro capacità organizzativa di chi si arrangia per tirare avanti le propria azienda e attività. Una frammentazione progettuale priva di una visione di insieme non permette di ottenere il massimo rendimento delle eccellenze lucchesi. Ad esempio le Mura urbane, monumento storico mai valorizzato come dovuto anche in occasione del cinquecentenario. Non posso non citare Puccini e Catalani maestri lucchesi che ci invidia il mondo. Raccogliere l’appello lanciato da Remo Santini per un impegno civico fatto esclusivamente di amore e interesse per la città lo sento un atto dovuto. Solo un interesse vero e naturale accresce le opportunità, aumentando i posti di lavoro e generando quel benessere che tutti auspichiamo, senza perdere le caratteristiche e le peculiarità di Lucca e della sua tradizione storico-culturale. Mi rendo conto che molti programmi elettorali sono stati centrati su questi argomenti, ma la situazione attuale è la riprova che non basta annunciare buone idee per essere certi che queste divengano realtà. Ci vuole un salto di qualità che solamente persone innamorate e motivate possono realizzare.
Sì, amo Lucca”.
Giovanni Silvestrini, come molti aderenti all’Aiga, aveva partecipato attivamente alla campagna elettorale per il referendum dello scorso 4 dicembre, moderando anche un dibattito organizzato dal candidato sindaco, Matteo Garzella, ma senza schierarsi per il comitato realizzato dal presidente del consiglio comunale.