Battistini e Cantini: “Ps, da Santini solo vuoti slogan”

“Lo slogan più facile e immediato, le frasi fatte e masticate da chi preferisce continuare con la propaganda invece di approfondire le questioni”. Così i rappresentanti della maggioranza, Francesco Battistini per il Pd e Claudio Cantini per Lucca Civica, definiscono le affermazioni fatte dal candidato sindaco del centro destra Remo Santini sul piano strutturale. “Definire questo piano strutturale un colatoio di cemento dimostra chiaramente – sostengono i capigruppo di Pd e Lucca Civica – che chi lo afferma è affannato già ai primi passi di campagna elettorale e a corto di argomentazioni. Vuoto di idee, di argomenti e soprattutto privo di conoscenza dell’argomento, sta cercando di cavalcare il facile consenso succhiando le argomentazioni di un’opposizione consiliare sterile e tecnicistica. Con la differenza che almeno qualche consigliere di minoranza, un’occhiata al piano strutturale l’ha data, pur ricavandone affermazioni equivoche e inesattezze gravi”.
“Ricordiamo per l’ennesima volta che questo Piano mette finalmente ordine, allinea alle nuove leggi di governo del territorio una materia assai complessa completamente rovinata oltretutto anche da chi, adesso, appoggia proprio il candidato di Siamo Lucca – aggiungono -. Sarete anche Lucca ma fino ad oggi avete dimostrato di non rappresentarla al meglio, impallando completamente il sistema. Molti sostenitori della neonata aggregazione di centro-destra, negando per mesi e mesi l’evidenza degli sforamenti, denunciati per primo dal sindaco Tambellini, portarono prima la città al delirio urbanistico dello sforamento delle Utoe e quindi davvero delle colate di cemento senza controllo, senza disegno e senza gli standard di verde e parcheggi necessari, poi al collasso della Variante di salvaguardia del 2012. Sentire accusare chi da sempre ha difeso il territorio, chi ha sempre denunciato una politica che ha lasciato spazio alla mera speculazione immobiliare, da chi voleva portare avanti interventi come il cosiddetto Parco di Sant’Anna, o il Parco Est che erano per davvero colate di cemento, camuffate dall’etichetta di parco è veramente tragicomico. Si pensa davvero che basti masticare uno slogan a pronta presa per cancellare quello che è stato nella nostra città negli ultimi decenni sul fronte urbanistico? Pensate che basti sparare frasine facili per cancellare l’azione di chi, nel 2006 portò a Lucca il commissario prefettizio dichiarando così la morte della politica e ora si rispolvera cambiando nome, dichiarandosi civico e il giorno seguente andando ad Arcore per l’investitura di Berlusconi? Leggere le prescrizioni e i vincoli, dare almeno uno sguardo agli obiettivi del Piano Strutturale, alle direttive correlate per garantire la compatibilità e la qualità delle future trasformazioni, sarebbe auspicabile prima di fare numeri a caso o generalizzare in modo ridicolo e disonesto. Attenersi alla verità delle cose invece di mistificare la realtà cercando di fare falsa informazione, sarebbe indice di serietà… un minimo. Ma forse è chiedere troppo”.