Colucci: “Non all’improvvisazione, serve un sindaco pacato e saggio”

24 febbraio 2017 | 19:07
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Colucci: “Non all’improvvisazione, serve un sindaco pacato e saggio”

“Se potessi determinare io, da solo, il sindaco di Lucca, chi sceglierei e perché?”. E’ questa la domanda retorica che si pone Francesco Colucci, ex direttore dell’Apt e presidente dell’Opera delle Mura.
“Lucca sta unendo – commenta Colucci – alla crisi economica generale suoi specifici fattori di decadimento: il turismo fonte di ricchezza e lavoro è stato abbandonato a se stesso, non più promozione qualificata, accoglienza ridotta ai minimi termini; il commercio tradizionale sta scomparendo inghiottito dalla grande distribuzione; la famosa nostra cucina tipica, misconosciuta da una balcanizzazione della ristorazione e dai Kebab; il centro storico dequalificato nell’arredo e nella pulizia; le periferie abbandonate a se stesse, con scarse possibilità di arrivare nella città murata; gli anziani emarginati; i giovani demonizzati nella loro movida; il patrimonio culturale svilito da un assenteismo celebrale. Una città richiusa in se stessa che vede vacillare i pilastri su cui fondava la sua economia e il lavoro dei suoi cittadini. Una decadenza avanzata, difficile da affrontare”.

“Quale sindaco vedrei bene per affrontare una situazione compromessa e grave come questa? – si risponde Colucci – Un sindaco di esperienza, che si sia affermato nella vita professionale privata e pubblica, che conosca e sia apprezzato in ogni parte del mondo e che possa portare a Lucca idee e potenzialità nuove. Un sindaco pacato e saggio, che sappia scegliere, ma anche consigliare e guidare una squadra esperta e rinnovata, che sappia far maturare una nuova classe dirigente di Lucca, anche per il futuro. Cadere nella scelta opposta del populismo, dell’improvvisazione, del giovanilismo mediatico, non sarebbe la risposta giusta a bisogni di questa città che amo come mia e a cui dedico da sempre tanto dei miei pensieri, delle mie riflessioni, delle miei azioni”.